Infarto e inquinamento atmosferico: lo studio di ARS, ASL10 e ARPAT nella review americana


immagine Infarto e inquinamento atmosferico: lo studio di ARS, ASL e ARPAT nella review americanaARS NEWS - 17/10/2013
Lo studio sull’associazione tra infarto miocardico acuto e inquinamento atmosferico nelle aree urbane della Toscana, condotto in collaborazione dall’Agenzia regionale di sanità della Toscana, dalla ASL10 e da ARPAT, è stato selezionato tra gli articoli della review Evidence on vulnerability and susceptibility to health risks associated with short-term exposure to particulate matter: a systematic review and meta-analysis

La revisione e metanalisi, pubblicata recentemente sulla rivista America Journal of Epidemiology, ha preso in esame gli studi che hanno valutato l’influenza dei fattori di suscettibilità nella relazione tra rischi sanitari e inquinamento dell’aria.

I ricercatori americani hanno selezionato 108 studi pubblicati dal 1995 a oggi, di cui 63 valutano gli effetti e i fattori di suscettibilità sui dati di mortalità, e 48 sui dati ricavati dalle schede di dimissione ospedaliera, tra cui proprio lo studio toscano.

Considerando nel complesso i risultati dei 108 studi, emerge una evidenza netta e forte del maggior rischio di morte o morbidità legato all’esposizione a particolato atmosferico per gli anziani. Più deboli le indicazioni di rischi maggiori per le donne rispetto agli uomini e per coloro con livello di istruzione e stato socio-economico più bassi.

Anche lo studio toscano ha evidenziato un aumento di rischio di ospedalizzazione per infarto miocardico dell’1.3% relativo a incrementi di PM10, del 2.2% per aumenti di NO2 e dello 0.7%  per CO.  Anche in Toscana i sottogruppi di popolazione più a rischio sono risultati gli anziani, le donne e i pazienti precedentemente ricoverati per ipertensione e broncopneumopatia cronico-ostruttiva.
I risultati del lavoro di revisione e sintesi costituiscono uno strumento utile alla programmazione di interventi di miglioramento della qualità dell’aria e di sanità pubblica, e forniscono importanti indicazioni per futuri lavori di ricerca.


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