Il quadro dei ricoveri ospedalieri in Toscana nel rapporto ARS


immagine Il quadro dei ricoveri ospedalieri in Toscana nel rapporto di ARSARS NEWS - 17/07/2014
L’obiettivo del rapporto sull’uso dei servizi ospedalieri in Toscana, realizzato nel 2013 dall’Agenzia regionale di sanità, è fornire informazioni utili alla programmazione aziendale e regionale. Il documento è volutamente sintetico: sono argomentati i temi ritenuti interessanti per l’attuale contesto in cui si muove la sanità toscana e nazionale e presentate le chiavi di lettura di alcuni fenomeni, anche in riferimento alla letteratura internazionale.

Sono riportate informazioni di contesto (strutture sanitarie, posti letto) ed alcune più dettagliate circa la tipologia dei ricoveri erogati, le diagnosi e le procedure di ricovero più frequenti, la mobilità, un approfondimento su efficienza e complessità dei ricoveri per acuti, sui volumi di attività per procedure con relazione volume-esito e sul pronto soccorso. Gli allegati, infine, forniscono una precisa fotografia di ciascuna struttura ospedaliera (caratteristiche strutturali, volumi di attività, principali indici di attività).

Alcuni risultati del report 2012
Negli 83 ospedali toscani, pubblici e privati accreditati, sono stati effettuati 613.480 ricoveri. Di questi, escludendo quelli relativi ai neonati sani, il 92% per acuti, il 5,3% per parto e il 2,7% per riabilitazione e lungodegenza. Anche nel 2013 (l'aggiornamento dei dati è in corso), si conferma il trend in diminuzione dei ricoveri. La dotazione posti letto complessiva è pari a 14.108 letti (86,6% ordinari e 13,4% diurni).
Per il 13% degli accessi al pronto soccorso si attiva un ricovero ospedaliero (1.431.000 accessi in 40 pronto soccorsi).

Vi sono inoltre procedure chirurgiche complesse per le quali è evidente un rapporto volume-esito, cioè per le quali i risultati in termini di salute migliorano all’aumentare della numerosità della casistica trattata. Sono 4 le procedure, per le quali la concentrazione in poche unità operative, è supportata da evidenze scientifiche: resezione dell’esofago, del pancreas, del fegato e polmone. La Toscana è già allineata a queste indicazioni, concentrando tali interventi in due o tre strutture ospedaliere universitarie.

Un esempio di chiave di lettura dei dati: le cause dei ricoveri
L’analisi delle principali cause di ricovero rivela una popolazione anziana: la gravidanza e il parto si collocano infatti solamente al sesto posto (11.319 ricoveri). Ai primi cinque troviamo tutte patologie o terapie che rispecchiano l’invecchiamento, la cui frequenza cioè aumenta con l’età: la chemio- e la radioterapia per neoplasie (22.737), l’insufficienza respiratoria (17.537), l’ernia addominale (13.993), l’osteoartrite (11.509) e lo scompenso cardiaco congestizio (11.433).
I ricoveri per chemioterapia e radioterapia rappresentano il 3,8% dei ricoveri effettuati in regione e per 3/4 sono erogati in regime diurno.

Sorprendente appare la frequenza dell’insufficienza respiratoria più elevata rispetto allo scompenso cardiaco congestizio. Le due patologie hanno diversi elementi in comune, presentano manifestazioni cliniche (lo scompenso è anche responsabile dell’insufficienza respiratoria) che possono in parte sovrapporsi e quindi dare origine a misclassificazione. Ad una lettura congiunta di questi fenomeni (28.970) essi diventerebbero la prima reale causa di ricovero con il 4,92% dei ricoveri.

Le informazioni derivano dall’analisi condotta applicando gli aggregati clinici di codici (ACC) alla diagnosi principale di tutti i ricoveri dell’anno in studio. I codici ACC (in inglese CCS - Clinical Classification Software) sviluppati dall’Agency for Healthcare Research and Quality raggruppano secondo una logica di pertinenza clinica l’insieme dei codici ICDIX-CM in 259 classi di codici diagnostici e 231 di interventi/procedura. Questa classificazione si allontana dalla logica isorisorse che caratterizza invece la classificazione DRG e fornisce un quadro clinico decisamente più sintetico rispetto a quella ICD.


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