Dentro la crisi, oltre la crisi: i contributi dell’ARS al 37° Congresso annuale dell'AIE


37° Congresso AIE 2013ARS NEWS – 20/11/2013
Il 37° Congresso dell’Associazione italiana di epidemiologia (AIE) che si è svolto a Roma il 4, 5 e 6 novembre si è sviluppato quest’anno intorno al tema della crisi econimico-finanziaria e al suo impatto sul Servizio sanitario nazionale e sulla ricerca per la prevenzione, in particolare a come gli epidemiologi italiani possano ripensare il primo e guardare a nuove prospettive per la seconda.

Tra le presentazioni orali inserite nel programma congressuale, 4 sono state svolte dall’Agenzia regionale di sanità della Toscana che ha inoltre contribuito con 14 poster. Gli argomenti trattati nelle relazioni a partire da dati toscani nel contesto dell’attuale crisi sono stati: il suicidio, l’assistenza in gravidanza per le straniere, gli effetti dell’esposizione a rumore aeroportuale sulla salute, la compartecipazione alla spesa sanitaria e i suoi effetti sull’assistenza specialistica.

Crisi economica e suicidio in Toscana
La relazione ha esaminato l’andamento della mortalità per suicidio in Toscana e le possibili associazioni con la crisi economica utilizzando i dati del Registro di mortalità regionale e di altre banche dati di carattere sanitario ed economico.
Nel 2010, la mortalità per suicidio in Toscana ha un tasso di 6,9 decessi *100mila abitanti, in linea con il valore nazionale. Dagli anni ’90 ad oggi il trend è in progressiva diminuzione, ma il suo andamento molto disomogeneo rende difficile l’associazione del fenomeno del suicidio con l’attuale crisi economica. La natura multifattoriale del fenomeno ha indotto a cercare possibili associazioni con alcuni elementi di maggiore peso in questo periodo storico, come il tasso di disoccupazione e l’indice di deprivazione. Nel primo caso i dati risultano molto variabili e hanno una scarsa significatività statistica, nonostante un leggero incremento di suicidi nella fascia di età produttiva (15-64 anni) in relazione all’aumento del tasso di disoccupazione. Risulta invece forte l’associazione con l’indice di deprivazione che sottolinea come vivere in ambienti fortemente deprivati costituisca un rischio maggiore di andare incontro ad una scelta così estrema.

Associazione tra esposizione a rumore aeroportuale, ipertensione e malattie cardiovascolari: studio di coorte nell’area dell’aeroporto di Firenze
La relazione sugli effetti dell’esposizione a rumore di origine aeroportuale ha presentato i risultati di uno studio di coorte nell’area dell’aeroporto di Firenze, finalizzato ad indagare le associazioni tra esposizione a rumore ed alcuni esiti sanitari riportati in letteratura come potenzialmente associati ad essa, quali l’incidenza di malattie cardiovascolari e di ipertensione. Le analisi hanno mostrato nelle donne esposte a livelli di rumore aeroportuale più alti (>55 dBA), ma non negli uomini, incrementi di rischio significativi di ricoveri per malattie cardiovascolari e consumo di farmaci anti-ipertensivi, al netto dell’effetto della deprivazione socio-economica. Non è stata però evidenziata una relazione dose-risposta tra aumento dell’esposizione ed esiti sanitari e resta aperta la questione del confondimento legato al traffico veicolare.

L’assistenza in gravidanza nella popolazione straniera della Toscana
In Toscana sempre più donne straniere partoriscono (27,1% nel 2012). La stragrande maggioranza di loro (96%) proviene da un Paese a forte pressione migratoria (PFPM) e hanno caratteristiche sociodemografiche molto diverse rispetto alle italiane: sono più giovani, hanno un livello d’istruzione più basso, hanno più figli e sono meno occupate. Da qui l’interesse di analizzare l’evolversi dell’assistenza in gravidanza in questa popolazione. Ne risulta che, sebbene vi sia ancora una quota (11%) di donne PFPM che accede in ritardo ai servizi per la gravidanza, queste ultime mostrano livelli più che adeguati di assistenza e non così dissimili dalle italiane.

Crisi e compartecipazione alla spesa sanitaria: effetti sull’assistenza specialistica in Toscana
A causa della crisi la sanità pubblica è stata oggetto di politiche di contenimento per razionalizzarne la spesa e promuoverne un più appropriato utilizzo, come testimoniano le modifiche introdotte alla compartecipazione alla spesa sanitaria (DL n.98/2011). L’osservazione su come tali cambiamenti si siano articolati e sull’impatto prodotto dal nuovo sistema di copayment sulle prestazioni specialistiche e di diagnostica ambulatoriale, effettuata per la Toscana dall’ARS all’interno del progetto Rete di monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza tempestiva - REMOLET dell’Agenas, è risultata importante perché in Toscana sono state disposte misure alternative di copayment modulate per capacità contributiva degli assistiti, a salvaguardia di criteri di equità e di tutela delle fasce più deboli. I volumi di attività specialistica si sono ridotti del 3,18% annuo (64,6 vs 62,5 milioni di prestazioni). Considerando la stagionalità e la tempistica sull’entrata in vigore della manovra, tra il 1° semestre 2011 e il 1° semestre 2012 la riduzione passa al 3,98%. Le prestazioni erogate a residenti non esenti sono diminuite dell’11,68%. La spesa sanitaria aumenta nel complesso del 3,77%, con differenze tra settori (10,85% diagnostica). La somma dei ticket versati aumenta del 12,6% passando da 67,4 a 75,6 milioni di euro. La modesta riduzione della domanda di prestazioni specialistiche può anche essere letta come un ridimensionamento di quell'eccesso di medicalizzazione che per molti anni è stato denunciato da più parti. Il sistema pubblico continua ad essere preferito per le prestazioni ad alto contenuto professionale e per gli
esami che richiedono tecnologie più avanzate. Rassicura anche la buona tenuta, almeno fino a tutto il 2012, degli indicatori di esito del Sistema sanitario toscano, anche se alcuni effetti della crisi potrebbero evidenziarsi con tempi di latenza maggiori.

Per approfondire