Near miss ostetrici in Italia: l’emorragia grave del post partum


17/3/2014
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Parallelamente all’attività pilota di sorveglianza della mortalità materna, il progetto prevede la raccolta prospettica dei casi incidenti di emorragia grave del post partum coinvolgendo e rafforzando la rete dei referenti del sistema di sorveglianza della mortalità materna. I presidi dotati di reparti di ostetricia segnalano i casi incidenti di near miss (eventi morbosi gravi) e ne descrivono le caratteristiche mediante un sistema via web che permette la raccolta e l’analisi dei dati presso l’Istituto superiore di sanità.
Il progetto prevede inoltre di predisporre e implementare un piano di formazione a distanza, accreditato ECM, sulla emorragia del post partum rivolto ai ginecologi, agli anestesisti e alle ostetriche.

Contesto
Gli studi condotti dall’Istituto superiore di sanità in Italia (leggi in proposito gli articoli “Obstetric near-miss cases among women admitted to intensive care units in Italy” e “Maternal Mortality in Italy: a record linkage study” pubblicati rispettivamente nel 2012 e nel 2011) hanno evidenziato che l’emorragia del post partum rappresenta, per frequenza, la prima causa di morte e di grave morbosità materna.
I near miss, al contrario delle morti materne, rappresentano dei successi terapeutici e come tali sono un’occasione preziosa per facilitare la diffusione della pratica del confronto tra pari mediante audit e una cultura “no blame” (di non colpevolizzazione) in caso di eventi sentinella.
L’analisi dei dati relativi agli eventi sentinella raccolti attraverso la sorveglianza ostetrica e la loro discussione con i clinici permette di identificare le aree critiche e i bisogni formativi utili alla definizione delle politiche di intervento preventivo e assistenziale con l’obiettivo finale di migliorare la qualità dell’assistenza al percorso nascita.

Ente finanziatore

Ministero della salute

Istituzione leader
Reparto Salute della donna e dell’età evolutiva, Centro nazionale di epidemiologia, Sorveglianza e promozione della salute, Istituto superiore di sanità

Partecipanti
ARS Toscana, Regione Emilia-Romagna, Regione Piemonte, Regione Lazio, Regione Campania, Regione Sicilia

Ruolo dell’ARS
  • Coordinamento regionale del progetto: coinvolgere i punti nascita alla partecipazione del progetto, monitorare la raccolta dei dati all’interno della Regione
  • Validazione degli strumenti e del modello di rilevazione
Responsabile scientifico per l’ARS
Fabio Voller

Durata
2 anni

Stato del progetto
In corso

Per approfondire
Consulta la pagina La salute di...Genere
Consulta la pagina del progetto Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS)