Analisi dei dati dell’attività specialistica per il monitoraggio dei LEA


31/1/2014
laboratorio specialistica progettoObiettivi generali del progetto
Il progetto ha l’obiettivo di implementare un sistema che permetta di monitorare l’attività specialistica, consentendo un benchmark tra le regioni al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA). Un primo studio condotto da Agenas su 11 Regioni (80% della popolazione italiana) ha mostrato come siano diminuite le prestazioni a carico del SSN, ma senza accertare in che misura queste siano o meno transitate nel settore privato. Sembra che in quest’ultimo periodo tutto il sistema ticket-esenzioni abbia evidenziato nell’assistenza specialistica delle distorsioni negli effetti prodotti, vale quindi la pena di approfondire l’argomento con uno studio ad hoc.

Contesto
L’Italia sta attraversando oggi la crisi più grave dal dopoguerra, una crisi che è stata prima finanziaria, poi economica ed ora sociale. L’attenzione ai LEA ed in particolare alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e di laboratorio, che rientrano nell’area dell’assistenza distrettuale, risulta fondamentale. A differenza del settore ospedaliero quello dell’assistenza specialistica non è mai stato indagato a sufficienza, soprattutto alla mancanza di informazioni individuali sugli accessi alle varie prestazioni. Inoltre, ad oggi i nomenclatori relativi alle prestazioni del settore specialistico sono differenti tra le diverse regioni e non tutte le prestazioni regionali sono presenti nel nomenclatore nazionale.
I LEA rappresentano le prestazioni e i servizi che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini (gratuitamente o dietro pagamento di un ticket) e costituiscono anche un riferimento per determinare il finanziamento che ciascuna regione dispone per l’erogazione dei servizi sanitari.
Tale modello dovrebbe consentire un’equa distribuzione delle risorse finanziarie per l’erogazione dei LEA a tutti i cittadini indipendentemente dal luogo di residenza. In realtà, le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari tra le diverse regioni sono un’evidenza innegabile da tempo. In questo periodo di crisi in cui l’attenzione alla spesa sanitaria è fortissima, il monitoraggio è ancor più necessario per far sì che l’attenzione non si traduca semplicemente in tagli.

Obiettivi 2014-2015
  • costruire un indice complessivo per l’attività specialistica (Unità di Assistenza Specialistica - UAS) per descrivere sinteticamente l’attività svolta dalle regioni, valutare i costi legati a tale attività e l’efficienza tecnica della loro produzione
  • costruire un indice per la descrizione dell’attività ospedaliera (Unità di Assistenza Ospedaliera - UAO) da affiancare all’UAS, al fine di ottenere un indicatore complessivo dell’attività specialistica ed ospedaliera (Unità di Assistenza Totale - UAT)
  • monitorare gli effetti dell’introduzione del super ticket e indagare come le esenzioni determinino differenti comportamenti
  • svolgere attività di benchmarking per una valutazione finalizzata alla programmazione e al confronto reciproco tra le regioni sugli indicatori di equità, attività e di spesa

Ente finanziatore
Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (A.ge.nas.)

Partecipanti
  • Agenas
  • Università di Genova
  • Cergas, Università Bocconi
  • Regioni: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia, Calabria
Ruolo dell’ARS
Partner da gennaio 2014

Responsabile scientifico per l’ARS
Manuele Falcone

Durata
12 mesi da gennaio 2014

Stato del progetto
In corso

Per approfondire