La prevenzione della disabilità negli anziani ad alto rischio di declino funzionale: definizione e sperimentazione di strumenti e interventi


12/10/2012
immagine La prevenzione della disabilità negli anziani ad alto rischio di declino funzionale: definizione e sperimentazione di strumenti e interventiObiettivi del progetto
Fornire indicazione utili per la progettazione di interventi socio-sanitari finalizzati alla prevenzione della disabilità negli anziani fragili. In particolare:
  • censire politiche e progetti regionali per l’identificazione dell’anziano fragile e la prevenzione della disabilità
  • definire
    • uno strumento validato per identificare l’anziano fragile
    • interventi di prevenzione della disabilità efficaci nell’anziano fragile
    • strumenti di valutazione per individuare fattori di rischio dell’anziano fragile sui quali intervenire
    • modalità organizzative per implementare interventi socio-sanitari integrati di prevenzione della disabilità nell’anziano fragile a livello di zona-distretto
  • sperimentare gli strumenti in 2 distretti socio-sanitari della Toscana, valutando processi e costi
  • produrre informazioni a supporto delle politiche di pianificazione socio-sanitaria

Contesto
In Italia ci sono circa 2 milioni di anziani non autosufficienti, di cui 700 mila con grave dipendenza nelle attività di base della vita quotidiana, con effetti devastanti sulla qualità delle loro vite e sulla domanda di assistenza socio-sanitaria. Visto l’atteso invecchiamento della popolazione italiana durante le prossime decadi, prevenire la non autosufficienza negli anziani è una priorità di sanità pubblica. La prevenzione primaria delle condizioni disabilitanti (malattie croniche o eventi acuti) nella popolazione generale è un intervento efficace. Altre strategie promuovono interventi di prevenzione della disabilità progressiva specificatamente rivolti ad anziani ad alto rischio di perdita dell’autosufficienza, ritenendo che la disabilità progressiva sia esito di un “decadimento multi-sitemico, con esaurimento delle riserve funzionali e maggior vulnerabilità ad una serie di eventi avversi, inclusa la disabilità”, e che “gli interventi di prevenzione possono essere più cost-effective se mirati ad anziani che si trovano in questa fase di aumentata vulnerabilità”.
Mancano ad oggi linee guida condivise per l’identificazione dell’anziano ad alto rischio di perdita dell’autosufficienza (che qui chiamiamo “fragile”) e la promozione di interventi di prevenzione della disabilità nei servizi socio-sanitari territoriali.

Ente finanziatore
Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) – Ministero della salute.

Istituzione leader
Agenzia regionale di sanità della Toscana

Partecipanti
Società della salute Fiorentina Sud-Est, Società della salute Valdichiana senese, U.O. Geriatria dell’Azienda sanitaria di Firenze, Dipartimento di Area critica medico-chirurgica, Sezione di gerontologia e geriatria e clinica urologica dell’Università degli studi di Firenze, Age.Na.S.

Ruolo dell’ARS
Come unità capofila partecipa a tutte le attività del progetto, coordinando i lavori delle unità operative, fornendo supporto metodologico e strumentale alle Società della Salute oggetto della sperimentazione, curando gli aspetti legati alla comunicazione e diffusione dei risultati.

Responsabile scientifico per l’ARS
Paolo Francesconi

Durata
2 anni + 1 anno di proroga.

Stato del progetto
Concluso

Pubblicazioni


Presentazioni


Per approfondire