Psichiatria, pochi ricoveri


28/1/2012
SOLE 24 ORE SANITA' TOSCANA  28 gennaio 2012  pag. 3
L'ospedalizzazione regionale è molto inferiore alla media nazionale

Da molti anni il trattamento dei disturbi mentali avviene sempre più con interventi che si discostano dal ricovero presso la struttura ospedaliera. La Toscana sta andando verso la progressiva diminuzione e la graduale implementazione di un modello fortemente centrato sull'assistenza territoriale. L'andamento dei ricoveri negli anni 1997-2010, infatti, presenta una tendenza alla dirninuzione in entrambi i generi con un tasso, nel 2010, di 36,10 per 10mila abitanti, di gran lunga inferiore rispetto alla media nazionale (44,61 ogni 10mila abitanti).

Tra i ricoveri specifici per queste patologie, le donne rappresentano il 52,4% del totale anche se queste diventano prevalenti soprattutto dopo i 40 anni mentre, nel genere maschile, i ricoveri nella prima infanzia risultano nettamente superiori. La patologia per cui si realizza il maggior numero di ricoveri continua a essere il disturbo bipolare (psicosi maniaco-depressiva) che rappresenta il principale in entrambi i sessi. Forte, invece, è la riduzione dei ricoveri per disturbi dello spettro schizofrenico. testimoniando la maggior presa in carico da parte dei Servizi territoriali. Invece nel trattamento delle patologie dell'infanzia il ricovero ospedaliero ha subìto un forte incremento (fenomeno in linea con l'andamento nazionale).

I dati sull'utenza toscana sembrano confermare che un prerequisito per tassi di ospedalizzazione bassi è la presenza di una rete territoriale che garantisce l'accesso ai servizi e un'assistenza di qualità. Nel 2010 circa l'1,7% della popolazione adulta ha avuto almeno un accesso ai servizi territoriali, uno dei tassi più alti in Italia. Questo dato corrisponderebbe alla prevalenza della psicopatologia grave, stimata intomo al 2% della popolazione.

Sempre nel 2010 sono risultati in carico ai servizi di salute mentale territoriali 77,668 utenti, di cui 23.423 minorenni e 54.245 maggiorenni e, di questi, il 38,2% sono stati nuovi utenti. Osservando il numero di prestazioni ricevute, il 56,5% dell'utenza totale ha ricevuto quattro o più prestazioni mentre il 17,4% è rappresentato dai cosiddetti alti utilizzatori con più di 18 prestazioni nel corso dell'anno. Considerando l'utilizzo dei servizi per genere e per età, si conferma quanto messo in evidenza nell'andamento del ricovero ospedaliero con un rapporto tra maschi e femmine di circa 3 a 2 nella popolazione minorenne e di 2 a 3 fra i maggiorenni. Sia per i minorenni che per i maggiorenni si riscontra una spiccata variabilità a livello territoriale. I tassi di minori trattati (prevalenza) oscillano dal 20,5% al 68,3% per mille abitanti (media regionale del 41) e anche per gli adulti il tasso varia dal 12 al 25,2% per mille abitanti (media 16,7).

Le differenze riscontrate tra i vari Dipartimenti di salute mentale sono troppo marcate ed è necessario tenere presente quelle variabili demografiche che incidono sull'utilizzo dei servizi territoriali come, a esempio, la "vulnerabilità sociale". Nonostante le difficoltà, ancora oggi presenti, nel valutare la presa in carico delle persone affette da un disturbo mentale, la Regione Toscana si sta muovendo incrementando un modello di trattamento che favorisca il mantenimento della persona nel proprio ambiente di vita.
Daniel De Weit, Collaboratore Settore Servizi alla persona sul territorio - Regione Toscana
Caterina Silvestri, Settore Epidemiologia Servizi sociali integrati Agenzia regionale di Sanità Toscana

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