In Toscana il più alto consumo di antidepressivi


25/1/2012
CORRIERE TOSCANA  25 gennaio 2012  pag. 1
Meno schizofrenia più ansia e depressione
Oggi il convegno per fare il punto sulla salute mentale in Toscana

FIRENZE - Meno ricoveri e più trattamenti in day hospital o presso i servizi territoriali. I disturbi schizofrenici lasciano il posto a depressione e ansia. E la Toscana è la regione in cui si registra il più alto consumo di antidepressivi. I problemi psichiatrici affliggono di più i maschi in giovane età, mentre le donne sono le più colpite dopo i 40 anni. In vent'anni è calato il ricorso al suicidio, anche se il fenomeno resta preoccupante in alcune zone montane. È il quadro della salute mentale in Toscana, tracciato da un'indagine dell'Ars, l'Agenzia regionale di sanità della Toscana. Oggi l'Ars dedica al tema della salute mentale un convegno, che si terrà dalle 9 alle 14 nell'Auditorium Cosimo Ridolfi della Banca CR Firenze, via Carlo Magno 7, a Firenze. Nel corso del convegno, dal titolo Epidemiologia della salute mentale in Toscana, rivolto ai professionisti dei servizi di salute mentale e ai dirigenti delle aziende sanitarie e delle Società della Salute e dei servizi sociali, verrà presentato lo studio dell'Ars, che disegna il quadro della salute mentale nella nostra regione: epidemiologia dei disturbi psichici, dati sui ricoveri in ospedale e sull'assistenza territoriale, impiego dei farmaci, ricorso al suicidio, sia nei giovani che negli adulti.

Saranno messi a confronto i dati epidemiologici e i sistemi di rilevazione di tre regioni: Toscana, Veneto e Lazio. Obiettivo del convegno, fornire agli operatori impegnati nel settore uno strumento non solo di lavoro, ma in grado di favorire la discussione sui punti di forza e sulle debolezze del sistema. L'assessore regionale al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ha presentato il convegno lunedì nel corso di una conferenza stampa, assieme al direttore dell'Ars Francesco Cipriani. E illustrato tutti i dati che al convegno verranno diffusi. "Da molti anni gli studi mettono l'accento sull'aumento della diffusione dei disturbi psichici - dice l'assessore Scaramuccia - Nei mesi scorsi, in occasione della stesura del nuovo Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale, anche la salute mentale è stata oggetto di attenta riflessione. Nei prossimi anni, i servizi di salute mentale dovranno individuare le condizioni più diffuse e i disturbi più gravi, come una delle priorità del sistema sociosanitario. Fondamentale il lavoro di prevenzione, fin dalla prima infanzia". Le stime sui dati epidemiologici internazionali e sui trend temporali evidenziano un quadro non ottimistico e su cui i ricercatori sono abbastanza concordi: nei prossimi decenni la depressione rappresenterà la prima causa di perdita di annidi vita in salute, sarà il problema sanitario e sociale più importante, superando anche i problemi causati da infarti cardiaci e incidenti stradali.

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