«Uno studente su tre si droga. Rischio coca, è un'emergenza» (30/01/2015)


NAZIONE FIRENZE  30 gennaio 2015 pag. 4 
Il sottosegretario Toccafondi: «Bene controlli e prevenzione»

«NON SARA certo un caso se in una visita ogni due i controlli delle forze dell'ordine hanno trovato sostanze da sequestrare. E' un dato da valutare, che fa riflettere - sottolinea Gabriele Toccafondi sottosegretario all'istruzione - e anche per questo abbiamo deciso di proseguire la collaborazione attraverso gli uffici scolastici provinciali (e quello regionale) con quegli uffici della Questura di Firenze che si occupano di droga e alcool. La parola `coma etilico' solo dieci anni fa era sconosciuta nel mondo della scuola, adesso dal venerdì notte alla domenica è un motivo ricorrente».

E' una riflessione a caldo che Toccafondi fa appena uscito dall'ufficio del questore Raffaele Micillo con il quale si è intrattenuto a lungo ieri per parlare appunto del problema dell'impatto delle droghe e dell'alcol sui giovanissimi.

«I dati dell'Azienda regionale della sanità (Ars) Toscana ci dicono che il 36% dei nostri ragazzi ha fatto o fa uso di sostanze illecite e che il 56% di questi ha iniziato intorno ai 15 anni. Non possiamo voltare lo sguardo dall'altra parte e non lo stiamo facendo. Per questo come Ministero dell'istruzione e come mondo delle scuole stiamo intervenendo dal punto di vista educativo e dobbiamo implementare la collaborazione con le forze dell'ordine, i medici, gli esperti e le realtà che si occupano di recupero».

«Il problema dunque c'è e va affrontato con l'eduzione e la repressione». Eestremamente deciso il sottosegretario. E ancor più quando dice: «Non dobbiamo mai aver paura delle divise, di un cane poliziotto antidroga che stanno facendo il loro mestiere. Dobbiamo ma aver paura dei nostri ragazzi che si drogano, che spacciano. Basta guardare la recente operazione alla Volta-Gobetti nel corso della quale sono stati scoperti una ventina di spacciatori minorenni». C'è poi un altro dato che Toccafondi ha trovato nel rapporto sanitario: un ragazzo su tre di quel 36% fuma hashish, ma il 6% si fa di cocaina. E' un dato allarmante, pericolosissimo, la cocaina tra gli studenti alza la soglia di rischio in modo pauroso e allarga la platea dei consumatori di droghe pesanti. «Con il questore di Firenze abbiamo detto di proseguire i controlli delle forze dell'ordine - ha aggiunto - davanti ai plessi scolastici, anche con unità cinofile. Non dobbiamo aver paura della presenza delle forze dell'ordine intorno alle scuole». Invece, ha sottolineato «i controlli dentro le scuole vengono fatti solo se c'è una segnalazione chiara o una notizia di reato». Queste iniziative, ha detto ancora Toccafondi in riferimento anche alle recenti polemiche per i controlli nelle scuole, rappresentano «una misura di controllo reale e effettivo. Su questo la collaborazione tra istituti scolastici, presidi, questura e forze dell'ordine c'è da sempre».

Il questore Raffaele Micillo ribadisce che «non insegue polemiche ma solo la tutela della salute dei ragazzi, che l'aspetto della prevenzione è determinante». Sottolinea che quanto detto dal preside non inficia l'aspetto preventivo, ma semmai invita a fare ancora di più per la tutela di questi ragazzi. «Continueremo a farlo in sintonia con tutte le istituzioni» conclude Micillo «controllando le scuole fuori e dentro a richiesta dei dirigenti scolastici».

Dati da brivi
I dati dell'Azienda regionale della sanità (Ars) Toscana ci dicono che il 36% dei nostri ragazzi ha fatto o fa uso di sostanze illecite e che il 56% di questi ha iniziato intorno ai 15 anni.

Polvere bianca
C'è poi un altro dato che Toccafondi ha trovato nel rapporto sanitario: un ragazzo su tre di quel 36% fuma hashish, ma il 6% si fa di cocaina. E' un dato allarmante, pericolosissimo

Il piano
Dopo gli ultimi casi di droga e spaccio nelle scuole fiorentine la questura ha ulteriormente rafforzato i controlli, anche con unità cinofile, in collaborazione con i presidi

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