Geotermia sotto i riflettori, il dossier di Ars (30/04/2014)


TIRRENO GROSSETO 30 aprile 2014  pag. VII
L'agenzia regionale presenterà i dati sull'eventuale incidenza delle centrali amiatine sulla salute

E mentre Sos geotermia incalza sindaci e candidati a esprimersi sulla questione, Ars toscana (agenzia regionale sulla sanità) pubblica nel suo portale le attività in corso e le novità che si prospettano a breve: «Tutte le analisi epidemiologiche condotte finora da Ars sono basate su dati sanitari di ricoveri e certificati di morte dei residenti nelle aree geotermiche e dei residenti in aree di confronto non geotermiche. In realtà questo tipo di studio descrittivo non può decidere sulle cause delle differenze rilevate».

Dati i limiti di indagine, dunque, Ars sta lavorando sui seguenti aspetti: aggiornamento continuo, su base comunale, degli indicatori di mortalità e ricovero. A breve (maggio-giugno) sarà presentato un nuovo triennio di osservazione per i dati sui ricoveri (2010-2012). Ricostruzione, mediante recupero dagli archivi storici delle anagrafi comunali della popolazione residente nei comuni amiatini negli ultimi 15/20 anni, incluse le variazioni degli indirizzi di residenza. La georeferenziazione degli indirizzi di residenza permetterebbe di fare valutazioni specifiche, per esempio rispetto alla distanza della residenza dalle centrali.

Coinvolgimento di Ars nel progetto SEpiAs (Sorveglianza epidemiologica in aree con inquinamento ambientale da arsenico di origine naturale o antropica), finanziato dal Ccm del Ministero della Salute e coordinato dall'Ifc-Cnr di Pisa, i cui risultati saranno presentati al Cnr di Roma il 9 maggio.

Lo studio è stato condotto in aree con inquinamento da arsenico. I valori di concentrazione di arsenico nelle urine del campione dell'Amiata sono risultati i più bassi tra le quattro aree indagate, ma si ritiene opportuno estendere il biomonitoraggio di arsenico urinario a un campione più ampio. Vi sono anche iniziative epidemiologiche future basate non più su un'impostazione descrittiva, ma su tipologie di studi più idonei a valutare le possibili associazioni tra esiti sanitari e fattori di rischio, intesi in senso globale (individuali e ambientali).

Resta l'interesse nell'approfondire i possibili impatti della presenza delle centrali geotermiche, mantenendo un punto di osservazione più anipio, che tenga conto di altri fattori di rischio, quali le esposizioni occupazionali, le attività estrattive del passato, sostanze inquinanti (arsenico, mercurio, radon, etc) e quei fattori di rischio che rientrano nella sfera dei comportamenti individuali (fumo, dieta, alcol, attività fisica, etc). A tal fine potrebbero essere raccolti dati individuali mediante varie tecniche, quali il biomonitoraggio di inquinanti su matrici umane, animali e/o vegetali, visite mediche, test fisiologici, interviste e questionari.

E' stato deciso di istituire un gruppo di lavoro permanente locale (Osservatorio Salute in Amiata), coordinato da Ars in collaborazione con Arpat che monitora lo stato di salute e dell'ambiente, con la collaborazione sistematica dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, degli epidemiologi, degli operatori del dipartimento di prevenzione delle aziende sanitarie senese e grossetana. I comuni delle zone-distretto dell'Amiata senese e grossetana sono i referenti istituzionali del gruppo di lavoro. Si ipotizza di istituire l'Osservatorio presso una sede fisica di uno dei comuni amiatini, con personale dedicato alle iniziative locali.

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