Allattamento al seno e SIDS, i dati dell'indagine ARS-Meyer


8/5/2012
immagine press releaseFIRENZE - Già a partire dal 2004 la Regione Toscana ha messo in atto una serie di interventi per promuovere l’allattamento al seno e le buone pratiche per la prevenzione della SIDS (Sudden Infant Death Syndrome – Sindrome della morte improvvisa del lattante), che in Toscana ha un’incidenza molto bassa, intorno allo 0,2 per mille.

L’Agenzia regionale di sanità, in collaborazione con l’Azienda ospedaliero-universitaria Meyer, ha condotto un’indagine i cui risultati sono stati presentati oggi 8 maggio, in occasione del seminarioAllattamento al seno e prevenzione della SIDS: il monitoraggio degli interventi regionali di prevenzione”, che si è tenuto presso l’Auditorium della Regione Toscana e che ha visto la partecipazione di personale sanitario di tutte le aziende USL toscane.L’indagine dell’ARS, iniziata nel 2010, ha coinvolto 5.118 lattanti reclutati in occasione della prima e seconda dose delle
vaccinazioni obbligatorie in tutte le aziende sanitarie della Toscana (per un totale di 48 centri vaccinali coinvolti) e ha ottenuto un’ottima rispondenza, con un buon gradimento da parte dei genitori coinvolti e un’ottima collaborazione da parte dei centri.

Scopo dell’indagine: monitorare la prevalenza dell’allattamento al seno dopo la dimissione dal punto nascita, all’inizio dello svezzamento e alla ripresa dell’attività lavorativa della madre. Ed ecco alcuni risultati. La frequenza di allattamento al seno esclusivo alla dimissione dopo la nascita è aumentata in modo significativo: dal 66% dell’anno 2002, al 71% del 2005, al 76% del 2010, raggiungendo addirittura una frequenza intorno all’85% in alcune aziende sanitarie toscane, in
particolare dove sono presenti ospedali certificati dall’UNICEF come “amici dei bambini”: Massa, Lucca, Pistoia, Poggibonsi, Montepulciano, Bagno a Ripoli, Borgo San Lorenzo. Alla dimissione solo il 6% dei bambini non sono allattati al seno. Al momento della prima vaccinazione, nel 2°-3° mese di vita, i bambini alimentati solo al seno sono il 56%, ma un ulteriore 18% continua ad essere allattato pur ricevendo anche cibi solidi (frutta per lo più) o latte artificiale; alla seconda vaccinazione, nel 4°-6° mese di vita, tali percentuali sono rispettivamente il 31% e 36%, anche perché lo svezzamento è ormai iniziato.

I dati di allattamento in Toscana, particolarmente subito dopo la nascita, sono buoni e sovrapponibili a quelli di altre Regioni come Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, dove c’è una grande attenzione a favorire l’allattamento al seno. L’allattamento esclusivo nei primi 6 mesi di vita è maggiore nelle donne straniere, che rappresentano il 20% della popolazione studiata.

L’indagine ha inoltre rilevato che dal 2004 al 2010 la percentuale di bambini che vengono posti a dormire in posizione supina, posizione consigliata per prevenire la SIDS, è aumentata dal 55 al 72%, senza alcuna differenza tra figli di madri italiane e straniere. Nell’indagine precedente, prima di una diffusione degli opuscoli informativi sulla SIDS anche in lingue diverse dall’italiano, i bambini figli di straniere venivano più spesso posti in una posizione non corretta.

La promozione di questi interventi di provata efficacia si inserisce in un ambito di buone pratiche cliniche, di medicina basata sull’evidenza scientifica, e di umanizzazione del percorso nascita.

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Per approfondire
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PER INFORMAZIONI:
Barbara Meoni – Comunicazione e informazione ARS Toscana
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