L’anziano fragile: in bilico tra autonomia e non autosufficienza


7/11/2012
immagine press releaseLe linee guida sulla fragilità e i dati epidemiologici toscani presentati al convegno dell’ARS Toscana
Studi scientifici hanno dimostrato che alcuni esiti avversi, quali disabilità, ospedalizzazione, ricovero in residenza sanitaria assistita e morte, si verificano più frequentemente in anziani che presentano un quadro complessivo di minore riserva funzionale e minor resistenza agli stressors ambientali. I soggetti con queste caratteristiche vengono definiti “fragili” perché sono a maggior rischio di “rottura”.
In base ai dati dello Studio InChianti, autorevole ricerca epidemiologica condotta in Toscana sugli anziani dell’area del Chianti a partire dal 1998, quasi 1 ultra-65enne su 10 risulta fragile presentando almeno tre tra le seguenti caratteristiche: perdita di peso involontaria, riduzione dell’attività fisica, riduzione della forza muscolare e facile affaticabilità. Poter identificare questi soggetti è importante in quanto si può contrastare la progressione verso esiti avversi, in un’ottica di sanità di iniziativa, tramite interventi che rinforzino complessivamente l’anziano, come l’attività fisica regolare e l’adeguato apporto nutrizionale.

Il 3 luglio 2012 il Consiglio sanitario regionale (CSR) ha approvato le Linee guida per la fragilità: un documento che, in otto raccomandazioni, fornisce indicazioni, strumenti e metodi per individuare questo gruppo di anziani particolarmente vulnerabili. L’Agenzia regionale di sanità della Toscana (ARS) sta inoltre coordinando in due Società della Salute un progetto del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM - Ministero della Salute) per definire e sperimentare metodi che consentano di individuare la popolazione degli anziani fragili.

Per diffondere i contenuti delle Linee guida e per condividere i dati epidemiologici rilevati nell’ambito del progetto, l’ARS e il CSR hanno organizzato il convegno “L’anziano fragile: linee guida ed esperienze in Toscana” che viene ripetuto in 3 diverse sedi, una per ciascuna Area vasta, così da facilitare l’accesso ai partecipanti e creare momenti di discussione vicini alle diverse realtà territoriali. Il 13 ottobre il convegno si è già tenuto a Chianciano Terme, il 20 ottobre a Bagno a Ripoli, e l’ultimo appuntamento è fissato per il 10 novembre a Pisa.

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