Violenza contro le donne, un problema mondiale di dimensioni epidemiche: i dati del nuovo report OMS


immagine violenza contro le donneARS SEGNALA - 15/07/2013
“C'è una verità universale, applicabile a tutti i paesi, culture e comunità: la violenza contro le donne non è mai accettabile, mai scusabile, mai tollerabile”. E’ così, con questa dichiarazione del 2008 del Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon, che inizia il report “Global and regional estimates of violence against women: prevalence and health effects of intimate partner violence and non-partner sexual violence”, pubblicato pochi giorni fa dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Il lavoro rappresenta la prima revisione sistematica sull’argomento, portando all’attenzione dati di prevalenza (aggregati e per regione) delle violenze agite sulle donne.

La violenza sulle donne non è un fenomeno nuovo, e non lo sono nemmeno le conseguenze sulla salute fisica, mentale e riproduttiva che ne derivano. Quello che è nuovo è il riconoscimento che gli atti di violenza contro le donne non sono eventi isolati ma piuttosto costituiscono uno schema di comportamento che viola i loro diritti, limita la loro partecipazione alla società e danneggia la loro salute ed il loro benessere. Se il fenomeno viene studiato sistematicamente, come è stato fatto in questo report, diventa subito chiaro che la violenza contro le donne è un problema mondiale di salute pubblica, che purtroppo colpisce 1 donna su 3.

Il concetto di violenza contro le donne comprende molte forme di violenza, inclusa la violenza agita da parte del proprio partner (violenza domestica), lo stupro, la violenza sessuale e la violenza sessuale perpetrata da qualcuno che non sia il partner, nonché le mutilazioni genitali femminili, i delitti d'onore e il traffico di donne. Non potendo fornire informazioni su un campo, purtroppo, così ampio, il report si concentra su due tipi di violenza, differenziando (ed è la prima volta che avviene) fra violenza agita dal partner e violenza agita da una persona diversa dal partner.

I risultati raccolti nel report sono incredibili e confermano che la violenza intima subita dal partner e la violenza sessuale subita da persone diverse dal partner sono, purtroppo, davvero molto diffuse e colpiscono le donne di tutto il mondo:
  • Complessivamente, oltre il 35% delle donne nel mondo hanno avuto un’esperienza sia fisica e/o sessuale di violenza domestica oppure da parte di persona diversa dal proprio partner sessuale
  • La maggior parte di queste violenze avvengono a mano del partner sessuale. In tutto il mondo, quasi un terzo (30%) delle donne che hanno avuto un rapporto hanno subito violenza fisica e/o sessuale dai loro partner. In alcune regioni questa percentuale raggiunge addirittura il 38%
  • Globalmente, ben il 38% degli omicidi di donne sono commessi dal partner
  • Nel mondo, le donne che hanno subito violenza da persone diverse dal partner sessuale sono oltre il 7%
  • La prevalenza di esposizione a questo tipo di violenza è già alta fra le giovani donne di 15-19 anni. Questa prevalenza sale progressivamente, per raggiungere il picco nella fascia di età 40-44 anni
I dati del report documentano non solo quanto è diffuso il problema, ma anche quanto importanti siano gli effetti sulla salute delle donne che hanno subito violenza. Per esempio: il 16% delle donne che hanno subito violenza dal partner ha una maggior probabilità di avere un figlio con basso peso alla nascita. E ancora: la probabilità di avere un aborto è due volte superiore rispetto alle altre donne; hanno una probabilità due volte superiore di andare incontro a depressione e, in alcune regioni, hanno una probabilità di 1,5 volte superiore di sviluppare HIV e 1,6 volte superiore di contrarre la sifilide. Per quanto riguarda invece le donne che hanno subito violenza sessuale da persone diverse dal partner, questa revisione ha rilevato (anche se in questo caso sono osservabili un minor numero di evidenze) che queste donne hanno una probabilità di 2,3 volte superiore di sviluppare problemi legati all’alcol e di 2,6 volte superiore di incorrere in un disturbo depressivo o di ansia. Ciò è supportato dall’esperienza clinica, che mostra come la violenza sessuale può avere effetti davvero profondi sulla salute fisica e mentale, sia a breve che a lungo termine.

I numeri variano in modo significativo in base al paese e alla cultura di appartenenza, come mostrano con molta chiarezza le mappe riportate all’interno delle specifiche sezioni del report (in Europa occidentale la stima di prevalenza della violenza subita dal partner si attesta al 19,3% mentre quella subita da persone diverse dal partner all’11,5%), ma la violenza sulle donne rimane comunque un problema pervasivo, che affligge il genere femminile di tutto il mondo. Si tratta davvero di un problema di salute pubblica mondiale e di dimensioni epidemiche, che richiede quindi un’azione urgente anche grazie al sostegno dei singoli sistemi sanitari nazionali: a questi ultimi è richiesto un ruolo importante, visti i seri problemi di salute a cui vanno incontro le donne e le loro famiglie. Una vita senza violenza è un diritto umano basilare, che tutti – uomini, donne e bambini – meritano di avere, senza distinzione di genere.


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