Valutare il benessere di chi assiste a domicilio il malato non autosufficiente: le interviste dell’ARS


progetti infamiglia atelier alzheimerARS NEWS - 18/12/2014
In occasione del convegno “Nuove risposte ai bisogni di assistenza agli anziani nel territorio fiorentino” organizzato dalla cooperativa sociale Nomòs e patrocinato dalla Società della salute di Firenze, sono stati presentati i due progetti sperimentali “InFamiglia” e “Atelier Alzheimer”. La finalità che accomuna le due iniziative sta nella valorizzazione e nel potenziamento delle risorse del territorio in supporto al caregiver nell’assistenza al domicilio della persona con Alzheimer e con disabilità.

Un’equipe di professionisti si è resa disponibile a svolgere incontri anche al domicilio dell’assistito, per effettuare un trasferimento di competenze al caregiver e rendere così il suo compito più consapevole ed esperto e quindi più tutelato rispetto alle frequenti condizioni di burn out.

Su richiesta della Società della salute di Firenze, l’Osservatorio per la qualità e l’equità (OQE) dell’ARS ha partecipato al progetto “InFamiglia” per valutare l’impatto del progetto in termini di ricaduta sul benessere dei caregiver.

La scelta di valutare il benessere soggettivo del caregiver (formale o informale) nasce da una doppia volontà:
  • dare risalto al punto di vista del beneficiario indiretto dell’intervento (caregiver), la cui presenza è indispensabile nell’assistenza domiciliare, ma il cui ruolo è spesso subordinato alla centralità data all’assistito
  • leggere l’intervento attraverso la percezione della sua utilità e del miglioramento che apporta nella qualità di vita del caregiver, dando quindi risalto all’aspetto qualitativo, più che quantitativo, di ciò che viene appreso
La valutazione di impatto, ancora in itinere, viene effettuata con interviste in profondità rivolte al caregiver, familiare e/o assistente familiare, prima dell’erogazione dell’intervento e alla sua conclusione.

La scelta di questa tecnica di rilevazione è stata apprezzata dagli intervistati che hanno potuto esprimere liberamente le loro preferenze, ma anche le difficoltà e le preoccupazioni ed è sembrato lo strumento di rilevazione più adatto per raccogliere informazioni all’interno di un campo nuovo, ancora da esplorare e con pochi casi da osservare.

Essendo la valutazione ancora in corso, durante il convegno l’OQE ha presentato le considerazioni preliminari, rimandando una restituzione complessiva in occasione di un evento che l’ARS organizzerà nei primi mesi del 2015.


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