L’integrità nei sistemi sociali e sanitari, dai valori ai comportamenti tra cittadini e professionisti


immagine faroWorkshop 15 settembre 2015: chi l'ha organizzato
L’Agenzia regionale di sanità della Toscana (ARS) e la Direzione generale Diritti di cittadinanza e coesione sociale della Regione Toscana hanno promosso una giornata di lavoro per i componenti del Forum regionale delle associazioni per la tutela dei diritti dei cittadini e per i coordinatori dei Comitati di partecipazione delle Aziende sanitarie della regione. Il workshop si è tenuto a Firenze il 15 settembre 2015.

Perché è stato organizzato
Il workshop è stato organizzato a seguito di una richiesta avanzata alla Regione Toscana da parte dei cittadini di affrontare il tema della trasparenza sull’accessibilità dei percorsi di cura. L’Osservatorio per la qualità ed equità dell’ARS sta da tempo affrontando il tema della trasparenza nell’ambito di una visione più ampia, quella dell’integrità del sistema sociosanitario.
Operativamente, questo approccio si traduce nel definire processi di erogazione dei servizi in modo lineare, trasparente, condiviso, attraverso un ragionamento che abbandona la logica del controllo per abbracciare quello dell'apertura, della partecipazione e dell’alleanza tra tutti i soggetti coinvolti nell’erogazione dei servizi e, dove possibili, nella fruizione.

Il workshop si è così proposto di invitare i cittadini ad una riflessione su come individuare e segnalare i rischi per la legalità nel settore sociosanitario, nella consapevolezza che un’alleanza tra cittadini e operatori sanitari si costruisce passo dopo passo, lungo un percorso che richiede che i soggetti si conoscano, condividano le reciproche aspettative e problematiche, ragionino insieme sulle soluzioni. Data la rilevanza degli argomenti in tema di legalità, sono stati invitati a partecipare anche i responsabili per la prevenzione della corruzione delle Aziende toscane.
 
Com’è stata organizzata la partecipazione
I partecipanti all’incontro sono stati coinvolti in 4 gruppi di lavoro per individuare gli strumenti che cittadini e professionisti possono sviluppare e condividere per promuovere l’integrità e la trasparenza del sistema sociosanitario. I gruppi nello specifico hanno affrontato i temi dell’Empowerment, degli strumenti per la trasparenza, dell’ascolto e del “Marketing del valore”.

Per raccogliere, discutere e organizzare concettualmente le proposte dei partecipanti ai gruppi di lavoro è stato utilizzato il metodo della discussione visualizzata, una tecnica che organizza visivamente i singoli contributi alla discussione, senza escluderne alcuno, e valorizza le soluzioni condivise.

I risultati della giornata
I risultati della giornata di partecipazione, come riportati sul documento finale, sono rilevanti, specie se si considera che il percorso che porta a costituire un’alleanza si costruisce per fasi. Infatti, inizialmente, i rappresentanti delle organizzazioni di volontariato coinvolti nei gruppi di lavoro hanno mostrato una certa diffidenza verso il compito a cui erano stati chiamati, che in alcuni casi, forse anche per problemi di comunicazione, non è stato colto appieno.

I cittadini, come abbiamo avuto modo di notare, tendono talvolta a percepirsi come “controparte” delle istituzioni. Essi, come portatori di un bisogno che spesso non trova facile soddisfazione e a volte scarsa comprensione, possono essere la parte debole nel rapporto con il sistema sociosanitario. Dal loro punto di vista le regole su cui si basa l’organizzazione dei servizi non rispondono alle loro esigenze, e la scarsità delle risorse rischia di penalizzarli nella disponibilità di cure. Giudicano le funzioni svolte dal personale sanitario spesso come autoreferenziali e non trovano sempre canali comunicativi facilmente accessibili, tanto per manifestare le proprie richieste quanto per contribuire al miglioramento.

Molto positiva è stata invece la risposta del personale delle aziende, che si è mostrato interessato al dialogo che può essere instaurato con le organizzazioni dei cittadini e alle loro proposte sui temi in questione.

Nonostante le difficoltà iniziali, i risultati della giornata di lavoro sono stimolanti: le 5 azioni proposte per un’alleanza cittadini-operatori sanitari individuano in modo chiaro e condiviso le tappe principali di quel percorso comune attraverso cui la trasparenza e l’integrità delle cure possono essere effettivamente perseguite, nell’interesse tanto del malato quanto di chi lo assiste.

Le 5 azioni per un’alleanza cittadini – operatori
  1. Calendarizzare con maggior frequenza le occasioni di incontro nelle Aziende e nei territori, per individuare i criteri attraverso i quali costruire un’alleanza costruttiva tra cittadini e personale aziendale.
  2. Favorire la partecipazione delle organizzazioni dei cittadini ai processi che abbiano come oggetto non solo i temi legati alla trasparenza, ma anche quelli relativi alle modalità di informazione e comunicazione utili per accedere ai singoli servizi e ai percorsi assistenziali.
  3. Valorizzare il “fattore umano” nell’informazione e nell’ascolto, sviluppando non solo la comunicazione informatica o telefonica ma creando anche appositi sportelli, gestiti da personale opportunamente formato.
  4. Formare in modo specifico il personale aziendale e, laddove opportuno, gli stessi cittadini, sugli strumenti per una comunicazione finalizzata a trasmettere informazioni chiare e trasparenti.
  5. Promuovere campagne educative nel territorio, e in particolare nella scuola, per radicare, partendo dai più giovani, il valore del comportamento etico.