Fotolia 51547898 S faroL’OSSERVATORIO QUALITA’ ED EQUITA’ PER UN SISTEMA SOCIO-SANITARIO PUBBLICO E INTEGRO
L’integrità è un requisito di base per ogni valutazione/azione che concerne la qualità e l’equità di un servizio sanitario pubblico.
Il nostro impegno è promuovere nelle singole realtà sanitarie e sociali il cambiamento culturale e organizzativo necessario a combattere tutte le forme di opacità, illegalità, corruzione e possibilità d’infiltrazione criminale. Stiamo sostenendo la crescita di una rete strutturata di aziende sanitarie, istituzioni locali, ordini e collegi professionali, associazioni di categoria per offrire strumenti, metodologie e soluzioni indispensabili a disegnare politiche efficaci di prevenzione della corruzione, convinti della necessità di un approccio basato su cambiamenti di piccola scala e geometrie sostenibili.

Un taglio positivo, un perimetro ampio, la costruzione delle reti. Come:
  1. facilitando lo sviluppo della rete dei responsabili aziendali per la prevenzione della corruzione, i veri agenti di cambiamento, con supporti informativi specifici e con la predisposizione di un blog per scambiare esperienze e materiali;
  2. mappando insieme ai manager e ai professionisti sanitari i percorsi a rischio di corruzione;
  3. contrastando e prevenendo insieme al CSR e agli ordini professionali i potenziali conflitti d’interesse attraverso un nuovo patto d’integrità tra direzioni aziendali e personale sanitario;
  4. collaborando nel programma di Agenas sulla definizione di buone pratiche per la trasparenza e la legalità e partecipando alle iniziative di Libera, Coripe, Avviso Pubblico, Gruppo Abele che hanno da due anni sviluppato la rete nazionale “Illuminiamo la salute”.

Il razionale di un progetto sull'integrità

La tutela della salute, diritto fondamentale di ogni cittadino e dell'intera comunità, deve essere preservata da ogni forma di opacità e illegalità.

Il tema dell’integrità, e soprattutto quello speculare della corruzione, sono di grande attualità in questo momento storico e coinvolgono tutte le istituzioni e i settori della nostra società: le risorse scarse non possono essere sprecate a causa di comportamenti opportunistici e fuori dalle regole.
Per quanto la corruzione sia un fenomeno tendenzialmente invisibile, la letteratura fornisce stime dell'illegalità nel settore della tutela della salute, come quella di un peso oscillerebbe fra il 5% e il 10% della spesa sostenuta dai programmi pubblici Medicare e Medicaid negli Usa, o il 5,6% del budget per la sanità in Europa secondo la stima della Rete Europea contro le Frodi e la Corruzione nel Settore sanitario (www.ehfcn.org).

La recente Legge 190/2012 offre l’opportunità per le Aziende sanitarie e gli enti territoriali di costruire strumenti per la promozione della legalità e la prevenzione della corruzione nel settore sociale e sanitario, secondo le indicazioni del Piano nazionale anticorruzione (PNA), che definisce un quadro unitario e strategico di programmazione delle attività di prevenzione e contrasto della corruzione nel settore pubblico e crea le premesse per redigere i piani triennali per la prevenzione della corruzione (PTPC). Questi ultimi, tuttavia, non devono diventare un mero adempimento burocratico, piuttosto il veicolo attraverso il quale diffondere la cultura dell’integrità, del monitoraggio dei rischi di illegalità all’interno delle organizzazioni, valorizzando il ruolo di chi quotidianamente lavora per offrire in modo competente e trasparente servizi di qualità, che creano valore per il benessere della popolazione.

La costruzione di una visione progettuale per l'integrità
Come Osservatorio qualità ed equità dell’Agenzia regionale di sanità ci proponiamo di sviluppare strumenti condivisi di monitoraggio e supporto alle Aziende sanitarie chiamate ai nuovi adempimenti normativi nell’ambito della promozione della cultura dell’integrità e della trasparenza nel settore sociale e sanitario.
La nostra “visione progettuale” è scaturita da una serie di ragionamenti che si sono articolati a partire dalle seguenti 5 domande:
  1. Reprimere la corruzione, oppure promuovere e valorizzare l’integrità?
  2. Promuovere la cultura con approccio aziendale “verticale”, oppure con approccio inter-aziendale orizzontale”?
  3. Investire in un’analisi procedurale e burocratica dei singoli processi per creare una “mappa” del rischio di corruzione, oppure promuovere una discussione partecipata ed esperta sulla prevenzione delle criticità?
  4. Strutturare il  controllo delle specifiche criticità attraverso la rendicontazione del dato amministrativo e contabile, oppure perseguire un monitoraggio esteso a livello regionale delle aree critiche  attraverso indicatori che consentano il benchmarking sulla base di dati sanitari e sociodemografici?
  5. Favorire una formazione del personale sugli strumenti normativi, oppure sulla misurazione degli ambiti che garantiscano l’accessibilità, la qualità e l’equità dei servizi socio-sanitari?
Le risposte che abbiamo provato a dare ai quesiti ci hanno portato a definire una “visione” progettuale orientata a:
promuovere un approccio culturale per l’integrità,
attraverso una rete regionale di referenti che si confrontino costantemente sui temi rilevanti, anche attraverso un blog dedicato,
e che costruiscano assieme un sistema di osservazione dove nuovi e specifici indicatori possano evidenziare e monitorare le attività più esposte a rischio corruzione.

I 5 PUNTI DEL MANIFESTO PROGETTUALE PER LA LEGALITA’ (scarica il documento e le slide di presentazione del progetto)