“Non uno di meno”, le watchtower dell’equità nel contesto del cambiamento


immagine “Non uno di meno”: le watchtowers dell’equitàARS NEWS - 17/01/2013
La sostenibilità del sistema sanitario pubblico è ormai messa pubblicamente in discussione.
Le risorse per finanziare l’erogazione di prestazioni, servizi e cure non sono più nella piena disponibilità dei decisori. Le soluzioni oggi proposte per accompagnare la non più demandabile riorganizzazione del sistema alla generale situazione di crisi vanno in due direzioni complementari: il risparmio (razionalizzazione) e il ri-finanziamento (compartecipazione alla spesa).

Nel contesto del cambiamento, entrambe le prospettive comportano dei rischi d’iniquità nella salute connessi all’eventualità di:
  • tagli lineari ai servizi e alla qualità dell’erogazione
  • esclusione dall’accesso alle cure di gruppi di popolazione particolarmente deprivati.

Nella prospettiva del cambiamento, assicurare l’equità vuol dire riallocare le risorse del sistema, indirizzandole verso coloro che ne hanno effettivamente bisogno.

Nell’ottica del cambiamento, garantire l’equità significa monitorare attentamente tutte quelle barriere sociali, informative, economiche e geografiche che possono escludere alcune fasce della popolazione dalla fruizione di servizi di qualità.

Per accompagnare il cambiamento l’Agenzia regionale di sanità,  attraverso il proprio Osservatorio per la qualità e l’equità, appronterà e metterà a disposizione sofisticati strumenti di monitoraggio per costruire le cosiddette watchtower: vere e proprie “torri di avvistamento dell’equità”, da cui raccogliere, elaborare ed analizzare tempestivamente sia le informazioni disponibili nei flussi amministrativi, sia le indicazioni degli  stakeholder con indagini ad hoc dal carattere più “qualitativo”.

I rapporti provenienti dalle watchtower serviranno a dare indicazioni per sviluppare le politiche adeguate: perché nessuno sia lasciato indietro, perché un’assistenza di qualità sia a disposizione di tutti, non uno di meno.


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