Salute mentale e legge Basaglia, una riflessione che arriva fino ai giorni nostri nell’ultima pubblicazione dell’ARS


salute mentaleARS NEWS – 10/02/2014
È online a partire da oggi il Documento ARS n. 76 dal titolo “Prima e dopo la Centottanta. Appunti e spunti per la salute mentale - Raccolta di scritti editi e inediti". L'autore, Bruno Benigni, traccia un'analisi puntuale del periodo precedente e di quello successivo all'applicazione della "Legge Basaglia" (legge 13 maggio 1978, n. 180) che impose la chiusura dei manicomi in Italia e istituì i servizi pubblici di salute mentale. Il superamento degli ospedali psichiatrici a favore dei servizi territoriali, diffusi in Toscana in maniera capillare per cercare di rispondere al meglio alle necessità dei cittadini, vede però ancora oggi alcuni nodi insoluti che sono presi in esame nel volume.Tra questi ultimi spiccano il continuo entrare e uscire da un ospedale all’altro di alcuni utenti più problematici in assenza di luogo e terapia definitivi, la collocazione di alcuni pazienti in strutture inadeguate per mancata organizzazione, la perdita delle loro tracce dopo (ma anche prima) l’afferenza al servizio pubblico.

Ma quali sono le cifre di oggi in Toscana?
Ecco alcuni dati tratti dal Sistema informativo regionale sulla salute mentale (SIRSM) per il 2011:
  • 77.922 utenti (25.038 minorenni e 52.884 maggiorenni) si sono rivolti ai servizi di salute mentale territoriali della Toscana
  • 26.135 utenti sul totale dei presenti nei servizi risultano essere nuovi (33,5%)
  • diminuisce l'andamento generale dei ricoveri per disturbo di natura mentale in entrambi i generi dal 1997 al 2011
  • aumenta il tasso dei ricoveri nei maschi nel 2011 rispetto al 2010 (3,3 per 1.000 residenti)
  • la diagnosi più frequente tra i ricoverati è il disturbo bipolare in entrambi i generi, seguito dai sintomi depressivi e dai disturbi schizofrenici

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