Malattie infettive in Europa: una minaccia alla salute pubblica da tenere sotto controllo


immagine Malattie infettive in Europa: una minaccia alla salute pubblica da tenere sotto controlloARS SEGNALA - 11/04/2013
L'Annual epidemiological report 2012 dell'European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) presenta l'analisi dei dati di sorveglianza per il 2010 dei 27 Stati membri UE e di Islanda, Norveglia e Lichtenstein, nonché l'analisi delle minacce di salute pubblica rilevate nel 2011.
 
Sono più di 50 le minacce di salute pubblica sottoposte a rilevazione nel 2011. La relazione indica inoltre le aree dove una continua e crescente risposta di sanità pubblica potrebbe diminuire il peso di queste malattie. Anche se la qualità e la comparabilità dei dati riportati a livello europeo continua a migliorare, non è ancora possibile il confronto diretto tra i dati presentati tra i vari paesi. I sistemi sanitari e di sorveglianza sono molto diversi e il rapporto tra i tassi riportati e la reale occorrenza di malattia sono ancora variabili.

Il report delinea il quadro generale della situazione epidemiologica delle principali malattie infettive. Si occupa delle malattie del tratto respiratorio, concentrandosi sui casi di influenza stagionale e A/H1N1 e di quelle prevenibili con vaccinazione.
Tra le malattie trasmesse con gli alimenti le infezioni da campylobacter sono all’origine delle più frequenti infezioni gastrointestinali in Europa, seguite dalla salmonellosi, che sebbene mostri un trend in diminuzione, rimane la seconda patologia intestinale più diffusa.
Le malattie trasmesse da vettori sono più frequenti tra i viaggiatori di ritorno dai paesi in cui queste malattie sono endemiche in particolare la malaria, la febbre Dengue e la Chikungunya.

In aumento i casi di tubercolosi estremamente resistente
Nonostante i progressi nella riduzione dei casi e dei decessi negli ultimi anni, l’impatto della tubercolosi rimane enorme con più di 70 mila casi notificati in Europa.
Mentre la proporzione dei casi di tubercolosi multifarmaco resistente per il 2010 è del 4,6%, di poco inferiore all’anno precedente, i casi di tubercolosi estremamente resistente sono in aumento (13%). Un adeguato trattamento è indispensabile per prevenire lo sviluppo di queste forme resistenti ai farmaci. In occasione della Giornata mondiale contro la tubercolosi che si è celebrata il 24 marzo scorso, l'Organizzazione mondiale della sanità e l'ECDC hanno invitato a non abbassare la guardia.
In Toscana. Nel 2011 sono stati notificati 338 casi di tubercolosi, il relativo tasso di notifica è stato di 9,0 per 100 mila residenti. Nel periodo 1994-2011 i casi notificati nella regione sono stati 6.596, 6.121 residenti in Toscana pari al 92,8% del totale.

Malattie a trasmissione sessuale, clamidia la più diffusa e 28 mila nuovi casi di HIV all'anno
La clamidia è l’infezione sessualmente trasmessa più diffusa in Europa con oltre 340 mila casi riportati nel 2010.
Sono invece circa 28 mila i nuovi casi di infezione da HIV ogni anno in Europa: nel 38% il contagio avviene durante rapporti omosessuali tra uomini, nel 24% il virus si contrae attraverso rapporti eterosessuali e nel 4% dei casi tra i consumatori di droga per endovena.
Mentre i casi tra uomini che fanno sesso con uomini (MSM) sono cresciuti del 39% tra il 2004 e il 2010, i casi che derivano da trasmissione eterosessuale sono rimasti relativamente stabili.
In Italia invece i casi attribuibili a trasmissione eterosessuale sono aumentati in misura superiore rispetto agli MSM che sono stati nel 2011 rispettivamente il 45,6% e il 33,2% dei nuovi casi.

In crescita l'antibiotico-resistenza soprattutto per i patogeni gram negativi
La diffusione delle infezioni da enterobatteri resistenti ai carbapenemi è elevata (specialmente nei casi di Klebsiella pnuomoniae) e costituisce un problema clinico emergente. Pochi infatti sono gli antibiotici disponibili per il trattamento di queste infezioni e nuove varianti si sono formate causando focolai circoscritti ma anche vere e proprie epidemie che hanno coinvolto numerosi ospedali.
Al contrario, sebbene la frequenza delle infezioni da stafilococco aureus resistente alla meticillina (MRSA) appaia stabile e in alcuni stati addirittura in calo, essa rimane comunque una priorità significativa di salute pubblica in molti paesi, soprattutto dell'Europa meridionale.

Il protocollo ECDC per monitorare le infezioni ospedaliere
Per monitorare e valutare il peso delle malattie dovute alle infezioni correlate all'assistenza, l'ECDC ha messo a punto un protocollo che permette di effettuare indagini sulla prevalenza delle infezioni e sull'impiego degli antibiotici nelle strutture ospedaliere.
Nel 2010 il protocollo ha rilevato una prevalenza di infezioni ospedaliere del 7,1% in 66 ospedali di 23 paesi. Un'indagine di prevalenza in strutture di long term care ha stimato inoltre circa 2,6 milioni di infezioni.
In Toscana. Nelle terapie intensive le infezioni correlate a pratiche assistenziali si verificano con frequenza circa 5-10 volte superiore a quella registrata in altri setting ospedalieri. La Regione Toscana da tempo ha promosso un piano di interventi volti alla riduzione del rischio infettivo da attività sanitarie.

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