Infezioni sessualmente trasmissibili, l'indagine dell'ARS sul Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia


immagine Giornale Italiano di Dermatologia e VenereologiaARS NEWS - 31/08/2012
E' stato recentemente pubblicato l'articolo Social and behavioral determinants as risk of sexually transmitted diseases. Report by a sample from the Sexually Transmitted Disease Unit in Florence, Italy che presenta i risultati dello studio epidemiologico sulle IST e sui fattori di rischio ad esse associati.

RIASSUNTO
Le infezioni sessualmente trasmissibili (IST) rappresentano infezioni frequenti, diffuse e in aumento in tutto il globo. Negli ultimi tre decenni nei paesi occidentali si è osservato un complessivo incremento dell’incidenza delle IST, che viene posto in relazione con una serie di cambiamenti nel costume e negli atteggiamenti culturali rispetto alle abitudini sessuali.Per questo da diversi anni non solo i fattori strettamente epidemiologici della diffusione delle MTS, ma anche i comportamenti sessuali che ne determinano la distribuzione sono divenuti più di sempre oggetto di studio.

In Italia, le informazioni disponibili sulla diffusione nazionale delle IST provengono dai dati riportati dal Ministero della Salute, che sono però limitati alle sole malattie a notifica obbligatoria, cioè gonorrea e sifilide, e sono altresì condizionati dal problema della sottonotifica. Sulla base di queste premesse, presso la U.O.C. “Centro MTS” dell’Università degli Studi di Firenze, è stato condotto uno studio epidemiologico sulle IST e sui fattori di rischio ad esse associati, attraverso l’utilizzo di un questionario appositamente predisposto e non standardizzato, sottoposto in modo autosomministrato e anonimo ai pazienti in attesa di una visita.
In questo articolo, gli Autori discutono i propri risultati in rapporto ai dati esistenti nella letteratura internazionale, e identificano nei comportamenti a rischio della popolazione in esame il target più importante per strategie di counselling e prevenzione.


Per approfondire
Vai alla pagina Infezioni sessualmente trasmissibili nei toscani