Medici di medicina generale, aggregazioni funzionali territoriali e budget: l’ARS al convegno di FIMMG Toscana


immagine cure primarieARS NEWS – 19/12/2013
Negli ultimi anni le cure primarie hanno affrontato cambiamenti radicali al fine di migliorare il livello di efficienza e di capacità di presa in carico dei pazienti.
La legge n. 189 del 2012 stabilisce che l’accordo collettivo nazionale (ACN) preveda una riorganizzazione delle cure primarie in forme organizzative monoprofessionali chiamate aggregazioni funzionali territoriali (AFT), che condividono in forma strutturata obiettivi e percorsi assistenziali, strumenti di valutazione della qualità assistenziale, linee guida, audit e strumenti analoghi.

In Toscana, in attesa dell’ACN, si è andati avanti stipulando l’accordo integrativo regionale 2012 con i medici di medicina generale, in cui sono stati puntualizzati i compiti del coordinatore di AFT. Tra le mansioni vi è la contrattazione con l’Azienda degli obiettivi di budget, intesa come la definizione degli obiettivi assistenziali e delle risorse necessarie al loro raggiungimento e la discussione dello stesso all’interno dell’AFT.  E proprio di budget nelle AFT si parlerà il prossimo 21 dicembre al convegno "Discussione di budget nelle AFT" organizzato a Firenze da FIMMG Toscana con esperti quali Sabina Nuti, Emanuele Vendramini e Federico Spandonaro. Tra i relatori anche Paolo Francesconi dell’ARS, che parlerà del “Sistema di reporting per il budget della medicina generale”.

Come previsto dalla legge 189/2012, lo sviluppo dell’ICT (Information and communication technology) è considerato uno strumento irrinunciabile per l’aggregazione funzionale e per l’integrazione delle cure territoriali e ospedaliere. In quest’ottica, la produzione di una reportistica a supporto della programmazione e del controllo delle attività dell’AFT gioca un ruolo importante.

L’ARS, forte dell’esperienza dei “profili di modulo”, reportistica prodotta a supporto delle riunioni di audit dei moduli della sanità d’iniziativa, è pronta a mettere a disposizione le proprie competenze per la produzione di uno strumento in grado di facilitare il governo clinico delle nuove forme organizzative delle cure primarie.


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