Stragi del sabato sera, sempre meno associate al divertimento giovanile


immagine Stragi del sabato sera, sempre meno associate al divertimento giovanile ARS SEGNALA - 20/07/2012
Il fenomeno delle
stragi del sabato sera è in calo, come attesta una nuova, importante indagine effettuata dall'Associazione sostenitori e amici della polizia stradale (ASAPS), maxi agenzia di sicurezza stradale, e pubblicata recentemente sulla rivista Il Centauro (giugno 2012). L'approfondito studio dell'ASAPS ha rilevato infatti che solo il 55-60% degli incidenti mortali che avvengono nelle notti di venerdì e sabato (tra le 22 e le 6 del mattino), è una classica "strage del sabato sera", ovvero coinvolge persone con meno di 30 anni, mentre la restante parte degli incidenti mortali non è associata al divertimento notturno giovanile.

Dall'indagine risulta che nei primi 4 mesi del 2012 sono stati 119 gli incidenti gravi, che hanno coinvolto ragazzi di età inferiore ai 30 anni, avvenuti nelle notti del week-end: vi hanno perso la vita 81 persone e 195 sono rimaste ferite. La maggior parte di questi incidenti si verifica al nord, tuttavia il fenomeno sta crescendo anche al sud. Nell'11% dei casi si tratta di ebbrezze certificate, mentre nel  49% dei sinistri il conducente va fuori strada da solo. L'analisi complessiva, secondo l'Osservatorio Il Centauro-ASAPS, conferma che il fenomeno degli incidenti nei giovanissimi nelle notti del week-end è sempre grave ma si è molto ridimensionato. La mortalità stradale e dei giovani, oggi, riguarda infatti anche altri orari della giornata ed altri tipi di mezzi, in particolare le due ruote.
 
Negli ultimi 5 anni, dunque, l'inasprimento delle leggi ed il contrasto all'abuso di alcol hanno dato i loro frutti. Ora occorre insistere con i controlli alcolemici e di sostanze stupefacenti, oltre che con le campagne di comunicazione mirate al pubblico giovanile e non solo. Gli incidenti stradali in Italia, infatti, hanno fatto registrare in generale negli ultimi anni un'importante riduzione, passando dagli oltre 7.000 decessi del 2002 ai poco più di 4.000 del 2010, ma continuano a rappresentare un'emergenza sociale ed economica del nostro Paese. Con il nuovo Libro bianco dei trasporti, la Commissione europea ha rinnovato l'importante obiettivo di dimezzare in Europa le morti per incidente stradale entro il 2020, tentativo già fissato nel 2001 con scadenza 2010 e centrato da pochi paesi europei (l'Italia si è fermata a -43%, in linea con la media europea). Tra le azioni raccomandate particolare rilevanza viene attribuita ai controlli stradali per guida sotto l'effetto di alcol e sostanze stupefacenti.
 
La conferma sulla necessità di aumentare il numero di controlli per guida sotto l'effetto di alcol arriva anche da un monitoraggio che l'Agenzia regionale di sanità della Toscana
ha effettuato sul territorio regionale, per il quale saranno disponibili a breve i dati 2010-2011. Nel 2009 questi controlli in Toscana si attestavano a circa 132.000 (6,3% delle patenti attive), mentre ne sarebbero necessari circa 365.000 (+64%) per raggiungere la percentuale media europea.


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