Infortuni domestici, ecco le linee guida per prevenirli e migliorare la sicurezza nelle abitazioni


Linee guida regionali incidenti domesticiARS NEWS - 20/06/2013
La Regione Toscana ha presentato pochi giorni fa le Linee guida in materia di miglioramento della sicurezza d'uso delle abitazioni ai tecnici progettisti e al personale tecnico degli enti locali, contenenti gli indirizzi tecnico-operativi per una buona progettazione e realizzazione degli edifici residenziali, con particolare attenzione ai soggetti più “deboli”, quali bambini, anziani e disabili. Le linee guida sono il frutto di una lunga collaborazione avviata nel 2005 tra Regione Toscana, Azienda sanitaria fiorentina, Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di architettura), Comune di Firenze, Associazione nazionale Comuni italiani Toscana e Collegi professionali, con una ricerca sugli ambienti domestici, i cui risultati più significativi sono stati raccolti nella pubblicazione "Fondamenti di prevenzione degli infortuni domestici. Dai fattori di rischio ai suggerimenti per la progettazione".

Un problema mondiale di sanità pubblica
Gli incidenti domestici rappresentano nella maggior parte dei paesi industrializzati una delle principali cause di mortalità e morbidità in ogni fascia d’età e, in particolare, secondo OMS ed Unicef sono la prima causa di morte nei bambini (fonte: WHO – UNICEF, World Report on Child Injury Prevention, 2008). Si tratta di un problema di grande interesse per la sanità pubblica, essendo forte il loro impatto sulla salute delle persone che si occupano di lavoro domestico (casalinghe, badanti ecc.) e più in generale delle persone anziane.

La situazione nazionale
In Italia si verificano ogni anno 3,3 milioni di incidenti domestici nei quali si infortunano circa 2,8 milioni di persone (fonte: indagine Multiscopo ISTAT, 2011). Di queste, oltre 1,5 milioni accedono al Pronto soccorso, 130.000 sono poi ricoverate, mentre 7.000 non sopravvivono.
Gli italiani coinvolti in incidenti domestici si rivolgono al Pronto soccorso principalmente per cadute (40% dei casi), ferite da taglio o punta (15%), urti o schiacciamenti (12%).
I ricoveri per infortunio domestico in Italia sono dovuti ad una caduta per oltre il 60% dei casi e, inoltre, le cadute degli anziani ultra65enni sono ritenute responsabili dei due terzi di tutte le morti per incidente domestico (fonte: Sistema informativo nazionale sugli incidenti in ambiente di civile abitazione - SINIACA).

Gli infortuni domestici in Toscana
In Toscana 181.367 persone hanno dichiarato di essere incorse in un infortunio domestico nel 2011: 132.340 femmine (73% del totale) e 49.027 maschi. Il genere maschile è maggiormente coinvolto in questo tipo di eventi fino a 15 anni, mentre da quell’età in poi si osserva un’inversione di tendenza con valori sempre più alti per il genere femminile (fonte: indagine Multiscopo ISTAT 2011).
Secondo il flusso dei Pronto soccorso (PS) toscani, nel 2011 si sono registrati 56.265 accessi per incidente domestico. Dunque si può ipotizzare che delle 181.367 persone infortunate, circa il 30% avrebbe richiesto delle cure sanitarie con una composizione per genere stavolta più bilanciata (maschi 46% femmine 54%). La distribuzione per classe di età invece, rispecchia del tutto quella osservata da ISTAT per le persone infortunate.
Nonostante ciò, è opportuno considerare la possibile sottostima del dato dei Pronto soccorso, a causa della complessità di definizione di incidente domestico: troppo spesso, e in modo erroneo, si tende a considerare “domestico”,  per esempio, anche l’incidente “ricreativo” e “del tempo libero”, proprio perché si verifica anch’esso all’interno delle mura domestiche.
Il codice colore in uscita del flusso dei PS può costituire un indicatore per leggere la gravità dell’evento: il 70% delle dimissioni avviene con “codice verde” (non critico), il 7% con “codice giallo” (potenziale pericolo di vita), mentre solo lo 0,3% con codice rosso (imminente pericolo di vita). Le diagnosi registrate si riferiscono invece principalmente a concussioni senza perdita di coscienza, ferite, contusioni e fratture a mani e piedi, distorsioni alle caviglie.

Secondo il Registro di mortalità regionale, tenuto dall’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica, nel 2009 (ultimo dato disponibile) sono decedute in Toscana 196 persone in conseguenza di un incidente domestico (maschi: 93, femmine: 103), corrispondenti allo 0,5% di tutte le morti registrate nella nostra regione in quell’anno. Dalla distribuzione per età e genere si osserva come il gruppo degli anziani, che è quello che più di ogni altro incorre in incidenti domestici, è anche quello che subisce le conseguenze più gravi degli infortuni: l’82% circa dei deceduti ha infatti un’età maggiore o uguale a 70 anni.

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