immagine incidente balneareLa carenza di dati aggiornati
Per incidenti balneari si intendono quegli eventi accidentali che accadono in luoghi come fiumi, piscine, porti, scogliere, spiagge libere, stabilimenti termali, stabilimenti balneari e in mare. Le cause di tali incidenti sono molteplici e legate soprattutto a comportamenti poco prudenti. La ricerca epidemiologica ha dimostrato finora scarso interesse per il tema. Le informazioni disponibili riguardano quasi esclusivamente gli annegamenti. C’è inoltre una carenza di dati aggiornati: poche sono le istituzioni e gli enti che indagano il tema, che invece meriterebbe studi approfonditi e una normativa omogenea almeno a livello comunitario, se non mondiale.

Il sistema di monitoraggio della Regione Toscana
In Toscana la difficoltà a reperire informazioni sull’infortunistica balneare è stata in parte colmata dal sistema di monitoraggio che la Regione Toscana ha attivato nel 1999. I dati raccolti dalle cinque Centrali operative del 118 delle Aziende sanitarie costiere di Viareggio, Grosseto, Massa e Carrara, Livorno e Pisa hanno infatti permesso di definire alcuni indicatori per dimensionare l’ambito degli eventi accidentali associati all’ambiente acquatico e descrivere le dinamiche, i luoghi, i soggetti coinvolti ed altri elementi di interesse epidemiologico. Il monitoraggio viene effettuato solo nel periodo estivo, ma sarebbe utile estenderlo all’intero anno solare. Nei mesi invernali, infatti, il numero di incidenti si riduce drasticamente ma la lesività e mortalità sono nettamente maggiori rispetto al periodo estivo.

Incidenti balneari in Toscana, alcuni dati
I dati forniti dal 118 indicano che in Toscana, tra il 1999 ed il 2009, si sono verificati in media in estate circa 700 incidenti balneari all’anno, con la morte di circa 10 persone. Il rischio di annegamento è maggiore nei maschi rispetto alle femmine, soprattutto perché gli uomini sono più presenti in ambiente acquatico ed anche in modo più intenso (soprattutto per partecipare ad attività ricreative). Gli infortuni si verificano soprattutto negli stabilimenti balneari tra le ore 11:00 e le 18:00 e, secondariamente, in spiagge attrezzate e spiagge libere (nella stessa fascia oraria). I codici di criticità loro assegnati (la gravità che l’operatore telefonico del 118 assegna prima di inviare i soccorsi) sono soprattutto di colore giallo, cioè di gravità medio-alta. Ma i luoghi dove si verificano le conseguenze più gravi sono i fiumi, l’ambiente marino, le piscine e le scogliere, anche se il numero di eventi registrati è molto inferiore.

Le cause più frequenti di incidente balneare nella nostra regione sono il trauma, la lipotimia, il dolore addominale e l’annegamento, mentre l’arresto cardio-circolatorio e l’annegamento sono quelle che producono le conseguenze più gravi. Il trend degli ultimi anni mostra una marginale diminuzione degli incidenti, che tuttavia non è stata confermata nel 2009, anno in cui è stato rilevato un nuovo repentino aumento degli eventi.