Malattie croniche nei migranti: confronto con gli italiani su prevalenza e qualità dell'assistenza


immagine Malattie croniche nei migranti: confronto con gli italianiARS NEWS - 29/07/2013
Patologie croniche nei migranti e negli italiani: la ricerca con i dati del progetto VALORE
Il sistema sanitario nazionale italiano assiste tutte le persone regolarmente residenti, indipendentemente dalla loro cittadinanza. Da poche settimane è uscito su BMC Public Health uno studio che intende rispondere a due quesiti: "gli stranieri regolarmente residenti in Italia sono affetti da patologie croniche più o meno frequentemente degli italiani?" e "gli stranieri con patologie croniche sono assistiti tanto bene quanto gli italiani?"

La ricerca “Prevalence of chronic diseases by immigrant status and disparities in chronic disease management in immigrants: a population-based cohort study, Valore Project” è stata effettuata su una popolazione di quasi due milioni di persone, italiane o straniere, residenti in 6 diverse regioni italiane e con almeno 16 anni di età. I dati di questi soggetti sono stati ottenuti dai database amministrativi delle ASL di residenza. Le patologie studiate sono state diabete, cardiopatia ischemica e insufficienza cardiaca. Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell'Università di Padova su dati messi a disposizione dal Progetto VALORE dell'Agenas. L’ARS ha collaborato strettamente sia al progetto che allo studio.

Diabete, cardiopatia ischemica e insufficienza cardiaca nei migranti
Gli stranieri sono stati divisi per paese di provenienza secondo la classificazione ISTAT: nordamericani, europei occidentali, giapponesi, australiani e neozelandesi sono classificati come migranti 'da paesi sviluppati' (Highly Developed Countries, HDC), mentre gli altri sono indicati come provenienti da paesi 'ad alta pressione migratoria' (High Migratory Pressure Countries, HMPC).
Se si tiene in conto il fatto che la popolazione straniera è più  giovane, risulta che tra gli stranieri HMPC la prevalenza di diabete è  significativamente più alta rispetto agli italiani e agli stranieri HDC (6,96% contro, rispettivamente, 5,45% e 3,83%), mentre gli italiani hanno la prevalenza più alta sia di cardopatia ischemica (4,52% contro 3,05% e 3,78% di HDC e HMPC) che di insufficienza cardiaca (1,48% contro 1,12% e 1,19% di HDC e HPMC).

Gli stranieri e l’assistenza sanitaria per le malattie croniche
Per misurare la qualità dell'assistenza ai diabetici, cardiopatici e scompensati è stata utilizzata la probabilità di compiere regolarmente alcuni test diagnostici necessari a tenere sotto controllo la malattia e la probabilità di ricevere dei farmaci che sono raccomandati per prevenire complicazioni.

Complessivamente la cura erogata agli stranieri HDC è uguale a quella erogata agli italiani. Invece gli stranieri HMPC hanno una probabilità significativamente minore di ricevere l'assistenza raccomandata, su tutti gli indicatori prescelti. Il confronto con la probabilità degli italiani è, nel caso migliore, 71 contro 100: si tratta del caso della verifica della funzionalità dei reni, raccomandata annualmente a tutti i diabetici. Il caso peggiore è quello della terapia con ACE inibitori: su 100 scompensati italiani che hanno questa prescrizione troviamo solo 34 scompensati stranieri.

Che cosa emerge dallo studio
Il diabete si manifesta negli assistiti provenienti da paesi ad alta pressione migratoria più spesso che negli italiani. Lo studio indica che questo segmento di popolazione riceve un'assistenza sistematicamente peggiore della popolazione italiana per il diabete, la cardiopatia ischemica e per l'insufficienza cardiaca.


Per approfondire: