Gravidanza, parto e puerperio: top link


Articoli e documenti rilevanti

Save the Children Italia. Mamme in arrivo (2015)
Il rapporto raccoglie le principali informazioni sul percorso nascita in Italia: dal parto, all'accudimento del neonato e all’inizio dell’esperienza genitoriale. Il rapporto documenta le disfunzioni di una rete sanitaria che, pur riconosciuta come una delle migliori al mondo, non assicura dappertutto e in ogni circostanza  le condizioni di sicurezza fondamentali. Inoltre è stata posta l’attenzione sul sostegno al percorso nascita: cioè sull’insieme di servizi, misure e politiche che dovrebbero essere a disposizione della mamma e della coppia affinché il parto e la maternità siano vissuti in modo positivo.

ISTAT. Avere figli in Italia negli anni 2000 - Approfondimenti delle indagini campionarie sulle nascite e sulle madri (2014)
Il volume analizza le dinamiche riproduttive delle donne in Italia, sfruttando il potenziale informativo delle indagini campionarie sulle nascite e le madri condotte dall'Istat nel 2002, nel 2005 e nel 2012. In un contesto in cui le donne sono sempre più presenti sul mercato del lavoro, l'analisi approfondisce la difficoltà di conciliazione tra famiglia e lavoro, principale vincolo che limita la fecondità in Italia.

Ministero salute - Certificato di assistenza al parto (CeDAP). Analisi dell'evento nascita, Anno 2011 (dic 2014)
Il decimo rapporto sull’evento nascita in Italia presenta le analisi dei dati rilevati per l’anno 2011. Alcuni dati: l'88% dei parti è avvenuto negli Istituti di cura pubblici ed equiparati. Il 19% è relativo a madri di cittadinanza non italiana. Età media della madre: 32,6 anni per le italiane, 29,4 anni per le straniere. Il 44,2% delle donne che hanno partorito ha una scolarità medio alta  e il 59,3% delle madri ha un’occupazione lavorativa. Confermato il ricorso eccessivo all’espletamento del parto per via chirurgica: il 36,7% dei parti avviene con taglio cesareo, con notevoli differenze regionali. ll ricorso ad una tecnica di procreazione medicalmente assistita (PMA) risulta effettuato in media 1,43 gravidanze ogni 100.

ISTAT - Gravidanza, parto e allattamento al seno (dic 2014)
In Italia le donne fruiscono di un buon livello di assistenza durante la gravidanza ma l'Italia resta il paese europeo con il più alto ricorso al taglio cesareo. Sono in aumento le donne che allattano al seno e continua a crescere anche la durata media del periodo di allattamento. Tra le cittadine straniere è maggiore sia la quota di donne che allatta sia la durata dell'allattamento.

ISTAT. Natalità e fecondità della popolazione residente: caratteristiche e tendenze recenti (nov 2014)
Nel 2013 i nuovi nati iscritti all'anagrafe sono stati 514.308, quasi 20 mila bambini in meno rispetto al 2012. Il dato conferma che è in atto una nuova fase di riduzione della natalità: oltre 62 mila nascite in meno a partire dal 2008.
Prosegue anche la diminuzione della fecondità iniziata nel 2010: nel 2013 il numero medio di figli per donna scende a 1,39 (rispetto a 1,46 del 2010). Per le italiane l'indicatore nel 2013 è pari a 1,29 figli donna, per le cittadine straniere a 2,10.

ISTAT. Anno 2012 - Interruzioni volontarie della gravidanza (2014)
Nel 2012 l’ISTAT ha rilevato 103.191 interruzioni volontarie della gravidanza, 6.850 in meno rispetto al 2011. L’Italia è uno dei Paesi dell’Unione europea con il più basso livello di abortività volontaria. Nel 2012, il tasso risulta pari a 7,6 aborti per 1.000 donne di età 15-49 anni (7,8 per mille nel 2011). Tutti i dati più rilevanti per il 2012 sono contenuti nel documento.

Ministero della salute. Relazione del ministro della Salute sulla attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l'interruzione volontaria di gravidanza (legge 194/78)
La relazione contiene i dati preliminari del 2013 e quelli definitivi del 2012. Un allegato la completa con dati puntuali suddivisi per areee e regioni italiane sottoforma di tabelle.

Ministero della salute. Relazione del ministro della Salute al Parlamento sullo stato di attuazione della legge contenente norme in materia di procreazione medicalmente assistita (legge 19 febbraio 2004, n. 40, articolo 15)
La relazione mostra lo stato di attuazione della legge in materia di procreazione medicalmente assistita (PMA), prende in considerazione gli interventi attivati a livello centrale e regionale nell’anno 2013 e l’analisi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità dei dati relativi all’attività delle strutture autorizzate all’applicazione delle tecniche di PMA.

Ministero della salute. Raccomandazione per la prevenzione della morte o disabilità permanente in neonato sano di peso superiore a 2500 grammi non correlata a malattia congenita (2014)
Sono ben il 4,28% degli «incidenti» registrati dal Sistema degli eventi sentinella nel periodo 2005-2012. Sono, ancora, attribuibili nel 74% e nel 68% dei casi rispettivamente a fattori umani o a scarsa o assente comunicazione tra gli operatori. Gli eventi avversi in fase perinatale sono insomma una casistica tutt'altro che trascurabile ed è per questo che il Ministero della salute ha deciso di correre ai ripari mettendo a punto questo documento di raccomandazioni. Con la premessa che spesso «standard inappropriati» possono essere alla base di errori evitabili.

Sorveglianza della mortalità materna: progetto pilota in regioni del Nord, Centro e Sud ed Isole (Rapporto Osservasalute 2013)
A seguito della rilevazione del 63% di sottostima del rapporto di mortalità materna in 5 regioni, nel 2012 il Ministero della Salute ha finanziato un progetto pilota di sorveglianza della mortalità materna in 7 regioni (Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia), con il coordinamento dell’Istituto superiore di sanità (ISS). Ogni morte materna viene registrata e sottoposta ad indagine confidenziale, al fine di migliorare la qualità organizzativa e clinica dell’assistenza ostetrica e ridurre la quota di mortalità e grave morbosità materna evitabili.

United Nations Population Fund (UNFPA) - The State of the World's Midwifery 2014
Questo rapporto si concentra su 73 dei 75 paesi a reddito medio-basso inclusi nei report "Countdown to 2015". Più del 92% di tutte le morti materne e neonatali e i nati morti avvengono in questi 73 paesi. nonostante ciò, solo il 42% del personale medico, ostetrico e infermieristico di tutto il mondo è a disposizione delle donne e dei neonati in questi stessi paesi. 

Global causes of maternal death: a WHO systematic analysis
Tra il 2003 e il 2009, emorragie, ipertensione, e sepsi sono state responsabili di oltre la metà delle morti materne in tutto il mondo: più di un quarto delle quali erano attribuibili a cause indirette. Queste analisi dovrebbero costituire una priorità nella formulazione delle politiche sanitarie, dei programmi e finanziamenti per ridurre la mortalità materna a livello regionale e globale. Sono necessari ulteriori sforzi per migliorare la disponibilità e la qualità dei dati relativi alla mortalità delle madri

Report WHO-UNICEF-UNPD-World Bank Group Trends in maternal mortality 1990 to 2013
Il Quinto obiettivo di sviluppo del Millennio (MDG) prevede la riduzione del tasso di mortalità materna di circa tre quarti tra il 1990 e il 2015. A livello globale sono state circa 289 000 le morti di madti nel 2013, che attestano una diminuzione del 45% dal 1990. Ma ancora molti paesi non riusciranno a raggiungere l'obiettivo prefissato

WHO Fact sheet WHO n. 348 (aggiornato a maggio 2014) sulla mortalità materna

Hospital care for mothers and newborn babies quality assessment and improvement tool. Second Edition (2014). WHO Europe.
Questa seconda edizione (la prima risale al 2009) è stata approntata durante il 2013: lo strumento è pensato per assistere gli ospedali e le autorità sanitarie a fornire un'assistenza di qualità alle madri e ai nuovi nati.

Clinical practice handbook for safe abortion 2014
L'OMS fornisce uno strumento per facilitare l’applicazione pratica delle raccomandazioni cliniche da parte degli operatori che si occupano di interruzioni volontarie di gravidanza all’interno dei diversi sistemi sanitari nazionali

Natalità e fecondità della popolazione residente (27 novembre 2013)
Il documento ISTAT contiene i dati relativi alla natalità ed alla fecondità della popolazione residente. Dal 2009 si riscontra una diminuzione delle nascite, dovuta principalmente al calo delle nascite da genitori entrambi italiani, mentre sono in aumento (anche se in maniera minore rispetto agli anni precedenti) le nascite da genitori entrambi stranieri o da coppie miste

Interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine contiene i dati sull'IVG farmacologica in Italia per gli anni 2010-2011

Relazione sull’attuazione della legge contenente le norme per la tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria di gravidanza (legge n. 194/1978) i dati preliminari relativi all’anno 2012, i dati definitivi del 2011 e le distribuzioni per regione dell’anno 2011

Relazione sull’attuazione della legge contenente le norme per la tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria di gravidanza (legge n. 194/1978) contiene i dati preliminari per l’anno 2011, i dati definitivi del 2010 e le distribuzioni per regione dell’anno 2010


I siti web di riferimento su gravidanza, parto e puerperio

Regione Toscana: Gravidanza e nascita
La pagina fornisce informazioni sul percorso nascita, tutela della gravidanza, banca del latte e allattamento al seno.

Ministero della salute: Salute delle donne
Pagina dedicata alla salute della donna, al percorso nascita, alla salute sessuale riproduttiva e alla violenza contro la donna.

Ultimo aggiornamento: settembre 2014