Salute dei bambini e dei ragazzi in Toscana: on line il materiale del convegno ARS-Meyer del 29 maggio 2014


immagine bambini ragazziARS NEWS - 11/06/2014
E’ buono in generale, rispetto all'Italia, il quadro di salute dei bambini e dei ragazzi in Toscana, così come i loro stili di vita: fanno più sport e si alimentano in modo più corretto (più frutta e verdura, meno dolci snack e salumi) rispetto ai coetanei italiani, ed hanno quindi anche meno problemi di sovrappeso e obesità. Un po' sopra alla media nazionale, invece, i fumatori negli adolescenti, soprattutto fra le ragazze. Per quanto riguarda l’alcol, si stanno riducendo i consumi fuori pasto  fra i ragazzi toscani ed è meno diffuso rispetto ai ragazzi italiani il cosidetto binge drinking (cioè 5-6 bevande alcoliche assunte in un’unica occasione).Questi sono solo alcuni dei dati raccolti nella nuova pubblicazione sullo stato di salute dei bambini e dei ragazzi in Toscana, frutto della collaborazione fra ARS Toscana e AOU Meyer, che è stata presentata al convegno La salute dei bambini e dei ragazzi in Toscana il 29 maggio scorso. Tutto il materiale del convegno è ora on line sul sito web dell’ARS: presentazioni dei relatori, comunicato stampa e rassegna web, foto, videonews e videointerviste, oltre alla pubblicazione completa.

Partendo dall’evidenza scientifica che la salute degli adulti si gioca molto presto, già fin dall’utero materno e dai primissimi anni di vita, la pubblicazione analizza in modo sistematico non solo gli stili di vita ed i comportamenti a rischio, ma molti dei temi che gravitano attorno alla salute del bambino e dell’adolescente: dalla nascita all’allattamento, dalla mortalità alle malattie fino alle vaccinazioni, con confronti, ove possibile, con altre regioni e nazioni in particolare europee.  

Per quanto riguarda la mortalità infantile, considerata un indice importante della salute della popolazione, i dati mostrano che in Toscana si è dimezzata dal 1995 al 2010 ed ha raggiunto già da 5 anni valori intorno ai 3 morti x 1000 nati. La mortalità neonatale è responsabile di 2 morti su 3 nella primissima infanzia: le due principali cause sono la nascita gravemente prematura (circa la metà dei casi) e le malformazioni congenite. Lo stesso trend in diminuzione mostra la mortalità nella prima età scolare (prima causa i tumori) e in età adolescenziale (prima causa i traumi, in particolare da incidenti stradali). Nascita gravemente pretermine e traumi sono quindi i fattori prevenibili su cui lavorare.

Interessanti anche i dati su maternità e nascite: i bambini ed i ragazzi in Toscana sono circa il 15% della popolazione e questa proporzione è sempre più in discesa negli ultimi vent’anni, sia in Toscana che in Italia. Nel 2013 i nuovi nati sono stati poco meno di 30 mila e il calo della natalità in Toscana comincia ad interessare anche le donne straniere, probabilmente a causa della crisi economica. Negli ultimi anni si è assistito ad altri importanti cambiamenti quali l’aumento dell’età media delle donne al parto e l’aumento conseguente delle gravidanze gemellari, legate anche al maggiore ricorso alla procreazione medicalmente assistita. Nonostante l’aumento dei fattori di rischio, in Toscana la percentuale di nati pretermine (prima delle 37 settimane di gestazione) e sottopeso (peso alla nascita inferiore a 2.500 grammi) si è invece mantenuta stabile (intorno al 7%). Questo conferma come l’assistenza in gravidanza abbia raggiunto un buon livello, anche fra le donne straniere per le quali molto è stato fatto proprio negli ultimi anni per consentire loro un migliore accesso ai servizi di cura e assistenza sul territorio. Basso peso alla nascita e prematurità sono legati anche ad alcuni stili di vita, come il fumo in gravidanza ed il peso corporeo eccessivo della madre: è importante quindi porre attenzione anche a questi fattori prevenibili. Positivi – anche fra le donne straniere grazie alle importanti campagne informative degli ultimi anni - i dati sulla diffusione dell'allattamento al seno e le buone pratiche (come il posizionamento supino del neonato) per la prevenzione della SIDS, la morte improvvisa in culla. L’allattamento esclusivo al seno – promosso  con ottimi risultati dalla Regione Toscana seguendo le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale di sanità – viene però abbandonato molto presto: alla prima vaccinazione (2-4 mesi di vita) la percentuale in Toscana dei neonati alimentati al seno in modo esclusivo è già scesa a circa il 57% (è il 76% alla dimissione dall’ospedale – dati 2010), mentre alla seconda vaccinazione (4-6 mesi) sono solo poco più del 31% i bambini alimentati al seno in modo esclusivo o predominante.  

Tutti i dati della pubblicazione La salute dei bambini e dei ragazzi in Toscana possono essere consultati sul sito web dell'Agenzia regionale di sanità nella pagina dell’evento, dove è raccolto anche il resto del materiale disponibile: presentazioni, comunicato stampa e rassegna web, foto, videonews e videointerviste.