Pubblicato il World drug report 2012


ARS SEGNALA - 30/06/2012
In occasione della giornata mondiale contro il consumo e il traffico illecito di droga svoltasi lo scorso 26 giugno, l'Agenzia delle Nazioni Unite UNDOC (United Nations Office on Drugs and Crime) ha pubblicato il World drug report 2012.

Il documento descrive i più recenti andamenti e l'attuale situazione in termini di produzione, traffico, uso, abuso e conseguenze del consumo di droghe illecite, nonché trattamenti, malattie e decessi droga correlati.

Come dichiarato da Yuri Fedotov, direttore esecutivo dell'agenzia UNDOC, circa il 5% della popolazione adulta del mondo tra i 15 e i 64 anni, ha usato una droga illegale almeno una volta nel 2010. I consumatori problematici, soprattutto di eroina e cocaina, sono circa 27 milioni, pari allo 0,6% della popolazione adulta mondiale.
I decessi droga correlati si attestano tra lo 0,5% e l'1,3% della mortalità per tutte le cause (popolazione tra i 15 e i 64 anni). Nel 2010 solo in Europa si contano quasi 20.000 decessi correlati all'uso di droga.
Se il consumo globale di droga è mediamente rimasto stabile, esso risulta in aumento nei Paesi in via di sviluppo, che sembrano emulare lo stile di vita delle nazioni industrializzate. Questo rende necessario il sostegno internazionale affinchè gli stati più deboli possano affrontare questa sfida.
E' stato stimato che nel 2010 circa il 20% dei tossicodipendenti ha ricevuto un trattamento. Fornire un adeguato trattamento sanitario a tutti gli individui dipendenti dalla droga costerebbe globalmente fino a 250 miliardi di dollari.

Il rapporto evidenzia inoltre che in molti paesi il consumo di farmaci da prescrizione non per motivi di salute supera l'uso di sostanze illecite diverse dalla cannabis, in particolare l'uso per scopo non terapeutico di tranquillanti e sedativi è molto elevato tra le donne.
Anche i dati toscani circa l'utilizzo di farmaci o psicofarmaci non per motivi terapeutici risultano alquanto allarmanti. La più recente edizione dello studio EDIT (2011), condotto dall'ARS sui giovani studenti toscani, mostra che circa il 5% del campione ne ha fatto uso almeno una volta nella vita e quasi 4.000 adolescenti hanno dichiarato di averne assunti nel mese precedente l'intervista.


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