Come difendersi dall'inquinamento: piccoli accorgimenti quotidiani per preservare la salute


immagine Come difendersi dall'inquinamento: piccoli accorgimenti quotidiani per preservare la saluteARS NEWS - 06/10/2014
Quanto incide l'inquinamento sul nostro benessere? Come possiamo prevenirne gli effetti nocivi? L'ISDE (International Society of Doctors for the Environment), associazione nata per la promozione e la diffusione delle conoscenze scientifiche relative al rapporto ambiente-salute, in collaborazione con il network Apoteca Natura, ha pubblicato un piccolo opuscolo divulgativo sulle conseguenze dell'inquinamento sulla nostra salute. In maniera semplice la brochure descrive i principali effetti nocivi dell'inquinamento, si sofferma sulle maggiori fonti di rischio e fornisce indicazioni per difendersi dalle condizioni ambientali pericolose e partecipare al miglioramento dell'ambiente.

Cosa sono gli interferenti endocrini? Cosa si intende per particolato ultrafine? Cos'è l'ozono troposferico? L'opuscolo ripercorre come i principali inquinanti si ripercuotono sulla salute, sulle condizioni del soggetto e sull’età, illustra quanto può essere nociva la durata dell’esposizione e quali sono i principali fattori che influiscono sul modo in cui gli inquinanti agiscono.

Un vademecum chiude la pubblicazione elencando alcune rilevanti azioni di difesa per ridurre l’esposizione all’inquinamento e partecipare al miglioramento dell’ambiente. Di queste alcune sono note ai più: ridurre l'uso dell'auto, evitare di fumare in casa e in auto. Altre invece sono molto meno conosciute come l'abitudine di lasciare all’aria gli abiti lavati “a secco” prima di riporli, evitare o limitare l’uso di tessuti trattati (idrorepellenti, antimacchia), ventilare i locali nei quali vengono collocati mobili nuovi in truciolato o compensato, tappeti nuovi o nuove tappezzerie.

Un intero paragrafo è dedicato all'inquinamento elettromagnetico. Semplici gli accorgimenti consigliati: limitare al massimo l'uso dei cellulari soprattutto nei bambini e adolescenti, usare l'auricolare per chiamare, non chiamare se il segnale è debole o attendere il collegamento al ponte radio prima di mettere il cellulare all'orecchio, in quanto un minor numero di tacche significa che il telefono emette più radiazioni, non tenere radiosveglie vicino alla testa durante il sonno, non sostare a lungo vicino agli elettrodomestici in funzione.

L’Oms sostiene che circa un quarto delle malattie può essere causato da fattori ambientali e i bambini sono certamente tra i soggetti più sensibili e vulnerabili. I dati parlano chiaro: i bambini di età inferiore ai 5 anni sopportano più del 40% del peso di queste patologie, pur rappresentando solo il 12% della popolazione. Se si pensa poi che di molte sostanze inquinanti non si conoscono ancora i limiti reali di tossicità e che l’esposizione protratta anche a quantità minime può alterare progressivamente il funzionamento di cellule, tessuti e organi, la situazione è ancor più allarmante.

L’unica soluzione per limitare gli effetti di un inquinamento sempre più pervasivo, è ridurre drasticamente la produzione e l’immissione nell'ambiente (biosfera e catene alimentari) di sostanze inquinanti e limitare l’esposizione individuale con particolare attenzione alle persone in età fertile e ai bambini.
Appare evidente quindi come informazioni corrette unite a responsabilizzazione e attenzione quotidiana potrebbero contribuire a diminuire l’inquinamento e i rischi per la salute umana, in particolare per le generazioni future.


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