Inquinamento ambientale a Civitella in Val di Chiana e Arezzo, i risultati del progetto regionale


immagine inquinamento ambientaleARS NEWS – 07/08/2013
Si è da poco concluso il progetto regionale “Studio di popolazione nei comuni di Civitella della Chiana ed Arezzo in relazione all’esposizione a fattori di inquinamento ambientale”, coordinato dalla ASL 8 di Arezzo. La conduzione dello studio ha visto impegnate varie istituzioni con competenze multidisciplinari tra cui l’Agenzia regionale di sanità.

L’indagine è stata motivata da alcuni elementi di preoccupazione riconducibili ad un possibile inquinamento ambientale e dalla segnalazione di un cluster di leucemie nei primi anni 2000 nel Comune di Civitella in Val di  Chiana. L’inquinamento si pensava probabilmente originato dalle attività della ditta Chimet, azienda di affinazione e recupero di metalli.

L’obiettivo principale era verificare nei residenti delle tre frazioni del comune di Civitella più prossime all’impianto, l’esposizione ai metalli pesanti caratteristici delle lavorazioni orafe ed dell’incenerimento dei rifiuti. L’ulteriore elemento di interesse era la distribuzione di leucemie ed altre patologie neoplastiche nello stesso territorio. Alle indagini sulla popolazione è stato affiancato uno studio di esposizione dei lavoratori del comparto dell’affinazione metalli. La valutazione dell’esposizione è stata condotta mediante studi di biomonitoraggio, sia di matrici umane (urine), sia vegetali che animali (foglie di roverella e lucertole), sia alimentari (latte e miele).

Cosa è emerso dallo studio
E’ stata osservata una correlazione positiva tra i livelli di argento e mercurio accumulati negli organismi vegetali ed animali e la distanza dal complesso industriale Chimet. Per il monitoraggio biologico umano le concentrazioni dei metalli pesanti argento, mercurio, cadmio e nichel, risultate più elevate a Civitella rispetto all'area di controllo, non sono  correlabili con i valori di dispersione degli inquinanti (PM10 e cadmio) stimati con le mappe di diffusione e ricaduta degli inquinanti realizzate dall’Università di Siena. I livelli di esposizione a mercurio, argento e nichel più alti del controllo sono stati evidenziati anche nella popolazione residente nell’area urbana di Arezzo.

La distribuzione spaziale dei casi di leucemia e delle altre patologie neoplastiche esaminate non evidenziano correlazioni con i livelli di dispersione del PM10 e del cadmio individuati dalle mappe diffusionali delle principali fonti emissive dell’area di Civitella.

Rispetto agli indicatori di salute nel comune di Civitella i livelli di mortalità del periodo 2004-2009 per tutti i tumori e per le singole sedi tumorali sono in linea con quelli di  riferimento regionali, sia nei maschi che nelle femmine. Valori elevati si registrano per il tumore dello stomaco, fenomeno questo già noto e diffuso in tutta l’area appenninica e nella provincia aretina. La criticità legata alla mortalità per leucemie appare in attenuazione e ridimensionamento, ma merita un monitoraggio epidemiologico costante.

Per il mese di settembre sono stati inoltre programmati alcuni incontri pubblici con le popolazioni interessate al fine di presentare gli esiti della ricerca da parte dei responsabili scientifici e rispondere ai quesiti dei cittadini residenti.


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