Geotermia, ambiente e salute: il punto del direttore ARS dopo l'incontro ad Arcidosso


immagine Geotermia, ambiente e salute: il punto del direttore ARS dopo l'incontro ad ArcidossoARS NEWS - 17/05/2013
Si è svolto ieri 16 maggio nella sala comunale di Arcidosso un incontro organizzato dall’Unione dei comuni dell'Amiata grossetana per presentare alla cittadinanza lo stato di avanzamento delle ricerche dell’ARS e dell’ARPAT sul tema della geotermia.

L’ARS ha illustrato i risultati delle analisi aggiornate aggiungendo al periodo in studio altri tre anni di osservazione. E’ stata anche l’occasione per presentare ai cittadini e alle istituzioni il nuovo spazio web che l’ARS ha interamente dedicato al tema della geotermia e alle sue implicazioni sulla salute.

Il direttore dell’ARS Francesco Cipriani fa il punto della situazione.

1) Questione geotermia in Toscana, qual è la situazione?
L’Ars continua la propria attività di monitoraggio dello stato di salute delle popolazioni che vivono nelle aree geotermiche toscane. In sintesi la nostra ricerca valuta se la popolazione dei comuni geotermici sta meglio o peggio della popolazione che risiede in altre zone non interessate dalla questione. I dati sanitari che utilizziamo, in forma anonima, provengono dagli archivi regionali e riguardano i decessi, i ricoveri, le malformazioni, le malattie croniche, ecc. All’interno dell’area geotermica toscana abbiamo distinto tra la zona tradizionale di Larderello (Area geotermica Nord) e quella dell’Amiata senese e grossetana (Area geotermica Sud).

2) Cosa è venuto fuori dalla ricerca?
I dati più aggiornati confermano quanto era già emerso nelle analisi precedenti. I cittadini che vivono sull’Amiata hanno un profilo di salute peggiore di quelli che vivono nell’area tradizionale. Le criticità sanitarie riscontrate nell’Area Sud sono essenzialmente concentrate nella popolazione maschile e sono storicamente presenti in questa zona, fin dagli anni ‘70. C’è da rilevare negli anni più recenti una lieve flessione dell’eccesso di mortalità generale nei maschi, un segnale questo positivo, che va confermato con ulteriori anni di osservazione. Tra le singole cause di decesso si conferma anche l’eccesso, sempre nei soli maschi dell’Area Sud, per tumori, pneumoconiosi, malattie infettive. D’altro canto, si conferma anche il quadro sanitario positivo dei residenti nell’Area Nord, che mostrano, soprattutto nei maschi, una mortalità inferiore all’atteso, anche per i tumori e in particolare per il tumore del polmone.

3) Quindi?
Ci sono indizi che fanno pensare ad un ruolo del tutto marginale dell’esposizione alle emissioni geotermiche. Gran parte delle debolezze del profilo di salute dell’Area Sud riguardano infatti solo i maschi. Si tratta inoltre soprattutto di patologie (pneumoconiosi, tumore dello stomaco, tumore del fegato, polmoniti) per le quali la letteratura scientifica ci indica come principali fattori di rischio le esposizioni occupazionali, i comportamenti individuali o più in generale fattori genetici e meno le esposizioni ambientali.

4) Come intendete proseguire?
La ricerca condotta finora non è sicuramente conclusiva, molte indicazioni ci suggeriscono di focalizzare l’attenzione per capire quali possono essere i fattori di rischio in gioco e il loro contributo. Senza dubbio la complessità del contesto territoriale, ambientale e sanitario dell’Area amiatina richiama la necessità di approfondimenti su linee di ricerca specifiche e più mirate.


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