Mantenersi in forma per non perdere la salute: 6 aprile, giornata mondiale dell’attività fisica


immagine 6 aprile 2014, giornata mondiale dell’attività fisicaARS NEWS - 04/04/2014
Dal 2002, l’Organizzazione mondiale della sanità, con una risoluzione ufficiale, esorta gli stati membri a dedicare un giorno ogni anno alla promozione dell'attività fisica: abitudine essenziale per la salute e il benessere. La proposta Oms raccoglie l’idea di una precedente iniziativa di successo organizzata da Agita Sao Paulo in Brasile e dal network AgitaMundo.

Almeno 30 minuti di attività fisica al giorno...
Il motto del 2014 è "Attività fisica: un golden goal per la salute" e il messaggio diffuso "Metti insieme 30 minuti di attività fisica ogni giorno!". Il suggerimento riguarda soprattutto gli adulti.
Le ultime raccomandazioni Oms suggeriscono:
  • per i bambini e i ragazzi (5-17 anni) almeno un’ora di attività fisica moderata-vigorosa al giorno e non meno di 3 volte a settimana esercizi per la forza muscolare
  • per gli adulti (18-64 anni) almeno 150 minuti alla settimana di attività moderata o 75 di attività vigorosa (o combinazioni equivalenti delle due) in sessioni di almeno 10 minuti e attività per il rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari almeno 2 volte alla settimana
  • per gli anziani (dai 65 anni in poi) le indicazioni sono le stesse che per gli adulti, includendo anche attività per migliorare l’equilibrio e prevenire le cadute
L’Oms stima che l’inattività fisica rappresenta il quarto fattore di rischio per la mortalità nel mondo, causando circa 3,2 milioni di decessi. Anche in Italia l’inattività o la scarsa attività fisica è tra i quattro principali fattori di rischio responsabili della "perdita di salute", preceduta da eccesso di peso, fumo di tabacco, ipertensione e alimentazione scorretta.

L'Oms si schiera contro l'inattività
Nonostante i benefici ormai indiscussi dell’attività fisica, i dati epidemiologici indicano che occorre tenere alta l’attenzione su questo comportamento. I dati Oms (WHO, Global Health Observatory) indicano che, nel mondo nel 2008, la percentuale di soggetti di 15 anni e più definiti inattivi, ovvero che svolgono meno di 5 volte a settimana 30 minuti di attività fisica moderata o meno di 3 volte 20 minuti di attività vigorosa, è pari al 30,9%. Raggiunge il valore più basso nel Sud-est asiatico (18,4%), mentre la quota maggiore si osserva nelle Americhe (44,3%). L’inattività, inoltre, si riscontra più frequentemente nelle donne.

Alcuni dati italiani e toscani
Nella Regione Europea dell’Oms la percentuale di inattivi è del 36%. L’Italia si colloca al di sopra di tale valore medio, con una quota pari al 56,6%, preceduta da Cipro (56,9%), Regno Unito (66,5%),  Serbia (70,9%) e Malta (72,5%). I dati dell’indagine Eurobarometro confermano che il nostro Paese, nel 2013, è tra i primi in Europa per percentuale di soggetti che non praticano mai esercizio fisico sportivo, come nuotare, correre o sport vero e proprio (60%), così come altre forme di attività fisica, ad esempio ballo, giardinaggio, spostarsi in bicicletta (50%). Nel 2011, secondo i dati Istat, i toscani che non svolgono né attività fisica né attività sportiva costituiscono il 36,5%, al di sotto della media italiana (40%).  

La linea guida per combattere la sedentarietà
Il valore di uno stile di vita attivo per mantenersi in buona salute e le criticità emerse dai dati epidemiologici, rendono attuale il bisogno di mettere in campo interventi orientati all’efficacia. La linea guida Lotta alla sedentarietà e promozione dell’attività fisica, realizzata dal gruppo EBP dell'ARS, presenta 145 raccomandazioni elaborate seguendo una rigorosa metodologia scientifica. Le raccomandazioni sono rivolte alla realizzazione di interventi per diversi target di popolazione: bambini e adolescenti, adulti, adulti in condizioni particolari (come gravidanza, disabilità, patologie croniche), popolazione generale, lavoratori, anziani.


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