Quali sono le abitudini alimentari dei toscani e come sono cambiate nel tempo?


immagine alimentazioneARS NEWS - 07/01/2014
I nuovi ritmi quotidiani e lavorativi influenzano sempre più anche le abitudini alimentari: i toscani pranzano sempre meno a casa e la cena sta diventando il pasto principale della giornata. Rispetto all’Italia, in Toscana (dati Istat) si tende a consumare più carne (abitudine non salutare), ma anche più ortaggi e verdure. Per quanto riguarda frutta e verdura, anche in Toscana siamo comunque ancora lontani dal consumare le 5 o più porzioni al giorno raccomandate: nel 2011 solo il 39% dei toscani ha consumato 3 o più porzioni al giorno di frutta, verdura e ortaggi (in linea comunque con i dati nazionali). Nella nostra regione si mangiano anche meno salumi, snack salati e dolci rispetto alla media italiana, ma – purtroppo – anche meno pesce.

Lo stile alimentare in Toscana – come in Italia – è diverso nei due generi: gli uomini seguono un’alimentazione più ricca di  pane, pasta e riso, salumi, carni bovine e suine. L’alimentazione delle donne è generalmente più corretta e prevede più latte, verdure, ortaggi e frutta ed anche un consumo più attento di sale e cibi salati in generale.  

Per quanto riguarda i bambini, un’elevata percentuale (36,3%) assume bibite zuccherate e/o gassate almeno una volta al giorno, valore comunque più basso rispetto alla media italiana (44,2%). Solo l’8% dei bambini toscani raggiunge inoltre i consumi raccomandati di frutta e verdura (il 7,4% in Italia) ma il 64,5% dei bambini toscani di 8-9 anni fa una colazione qualitativamente adeguata (dati indagine Okkio alla salute 2012).

Per promuovere la consapevolezza che una corretta alimentazione è fondamentale per mantenere il benessere e lo stato di salute ed aiutare la popolazione a scegliere le giuste combinazioni alimentari, qualche anno fa l’Agenzia regionale di sanità ha messo a punto la Piramide alimentare toscana (PAT), insieme al settore agricolo della Regione Toscana e a un gruppo di ricercatori delle università e di vari istituti toscani. Il concetto-chiave espresso dalla piramide è quello di consumare tutti gli alimenti ma regolandone la frequenza: più spesso quelli indicati alla base della piramide (frutta e verdura) e più raramente quelli via via  raffigurati nei gradini più alti (come carni rosse, salumi e dolci all’apice della piramide). La PAT propone una varietà di 70 prodotti alimentari, di cui ben 65 appartengono alla tradizione toscana: per promuovere nella popolazione il consumo di alimenti genuini, tipici, a filiera corta e quindi anche più freschi. Le altre semplici indicazioni della PAT sono: consumare molta acqua, bere vino (ai pasti) con moderazione e praticare con costanza una moderata attività fisica.

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