La vaccinazione COVID-19 in Europa: sfide e buone pratiche riportate nel documento dell’ECDC

Consulta il documento ECDC


6/4/2021
Il documento dell'European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) Rollout of COVID-19 vaccines in the EU/EEA: challenges and good practice, appena pubblicato, delinea i principali obiettivi della vaccinazione anti-COVID-19 nei paesi europei e le lezioni apprese per il raggiungimento di tali obiettivi. Ovviamente questo rapporto fornisce un’istantanea dell’attuale situazione, dato che l’offerta della vaccinazione anti-COVID-19 rappresenta un processo dinamico.

I destinatari di questo documento sono la Commissione europea, il Comitato per la sicurezza sanitaria, l'UE/SEE, il National Immunization Technical Advisory Group e istituti nazionali di sanità pubblica e ministeri della salute nell’UE/SEE, nonché esperti sanitari e responsabili delle decisioni a livello subnazionale incaricati di implementare i programmi per la distribuzione dei vaccini.

Le informazioni fornite in questo rapporto sono state raccolte sulla base delle risposte alle domande sui vaccini poste agli Stati membri tramite la relazione ISAA (Integrated Situational Awareness and Analysis) e da un'indagine condotta “una tantum” per raccogliere ulteriori dettagli sulle sfide che i paesi stanno affrontando nell'introduzione dei vaccini anti-COVID-19 ('8 Febbraio 2021, 15 febbraio 2021, 22 febbraio 2021, 1 marzo 2021, 8 marzo 2021 e 15 marzo 2021).

In totale, le informazioni provengono da 28 paesi dell'UE/SEE (ad eccezione della Bulgaria e della Slovenia) di cui 12  (Cipro, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Spagna) hanno risposto esclusivamente alle domande sui vaccini tramite il rapporto ISAA, 5 all'indagine sulle sfide (Estonia, Grecia, Liechtenstein, Paesi Bassi, Polonia) e 11 a entrambe (Austria, Belgio, Croazia, Cechia, Danimarca, Finlandia, Ungheria, Islanda, Lettonia, Lituania, Svezia).

Fornitura di vaccini e tempi di consegna

La quasi totalità dei paesi ha risposto (n = 27, 96%) che la tempistica delle consegne è imprevedibile e spesso modificata dai produttori di vaccini, con una conseguente significativa influenza sulla pianificazione e sull'efficienza.

Logistica e infrastrutture

Quasi la metà dei paesi (N = 12) che hanno risposto, hanno adottato strategie efficaci per limitare lo spreco dei vaccini inutilizzati (ad es. spreco di fiale aperte). Sette paesi stanno vaccinando persone al di fuori dei gruppi target per evitare di sprecare dosi. Nello specifico, in Belgio, a causa della riluttanza a farsi vaccinare da parte di alcuni operatori sanitari coinvolti in prima linea, ogni giorno sono state create liste di riserva con persone di altri gruppi da vaccinare. Anche l'Italia e la Croazia hanno sviluppato elenchi di persone di riserva da contattare per la vaccinazione, l'Austria ha adottato una lista di priorità da cui attingere per la chiamata all’ultimo minuto per la vaccinazione.

Personale per le vaccinazioni

L'aumento della vaccinazione di massa richiederà un aumento del personale qualificato per somministrare i vaccini. Sei paesi (22%) si trovano ad affrontare le sfide legate alla carenza di personale/mancanza di forza lavoro qualificata per la somministrazione dei vaccini e quattro paesi (15%) dovranno formare personale aggiuntivo (non qualificato). L’assunzione e la formazione di più personale sia medico che non medico sembrerebbe essenziale per progredire nella campagna di vaccinazione di massa.

Dieci paesi (36%) stanno affrontando la sfida della carenza di attrezzature necessarie per la vaccinazione. Quella più comune è la mancanza di siringhe e aghi per estrarre le dosi aggiuntive dalle fiale (ad es. la sesta dose dal flaconcino da 5 dosi di Comirnaty).

Comunicazione sui vaccini

Per quanto concerne la comunicazione sui vaccini, le sfide più comuni (segnalate dal 21% dei paesi dichiaranti) si riferiscono alla disinformazione, in particolare questa è riferita alla priorità di vaccinazione di determinati gruppi e al metodo di prioritizzazione. Ovviamente, le problematiche sull’esitazione vaccinale variano a seconda dei paesi e sono riferibili a specifici contesti sociali e culturali locali.

Pianificazione appuntamenti per le vaccinazioni

Per quanto concerne la pianificazione degli appuntamenti per la vaccinazione, sarebbe utile predisporre sistemi per programmare appuntamenti di vaccinazione individuali e garantire che siano i più efficaci per i diversi gruppi prioritari. Sarebbe importante mantenere sistemi alternativi per raggiungere sottogruppi specifici della popolazione (ad esempio quello degli anziani), compresi i registri cartacei e le opzioni di chiamata telefonica, piuttosto che fare affidamento esclusivamente sulla registrazione attraverso internet.

Tutti i paesi segnalanti dispongono di un sistema informativo o stanno attualmente implementando un sistema ad hoc per registrare le singole vaccinazioni, l’immunizzazione e la registrazione degli eventi avversi.

A cura di:

  • Caterina Silvestri, Agenzia regionale di sanità della Toscana
  • Cristina Stasi, Centro Interdipartimentale di Epatologia CRIA-MASVE, Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, AOU Careggi




Per approfondire

Per gli ultimi aggiornamenti sui vaccini contro Covid-19, consulta anche il nostro approfondimento:


box sezione tematica nuovo coronavirus