Laboratori di microbiologia clinica del futuro: l'8 giugno a Palazzo Bastogi

Il primo confronto tra i decisori in sanità


7/6/2018
Stakeholders politico-istituzionali, direzioni strategiche e comunità scientifiche a confronto per identificare le migliori strategie di programmazione sanitaria attraverso  l’ottimizzazione dei percorsi diagnostici e l’implementazione dell’innovazione tecnologica nel laboratorio del futuro. L’obiettivo della giornata dell'8 giugno, organizzata a Palazzo Bastogi (Salone delle Feste),  è favorire un dibattito istituzionale sul ruolo della microbiologia clinica ed – in particolare – il potenziamento dei servizi diagnostici di microbiologia attraverso innovazione tecnologica e l’alta automazione, così come il disegno e l’implementazione dei percorsi di diagnosi e terapia. 

Come si rileva anche dall'ultimo Rapporto OMS del sistema di sorveglianza “GLASS” (Global Antimicrobial Surveillance System, 2018) e dal Rapporto relativo al Sistema europeo di sorveglianza dell’antibiotico-resistenza dell’EARS-Net (European Antimicrobial Resistance Surveillance Network, 2017), la questione delle resistenze batteriche ha assunto una rilevanza di politica sanitaria a livello europeo e mondiale.  Per affrontare una delle più grandi minacce globali alla salute pubblica sono necessarie azioni concrete, come la sorveglianza sul fenomeno della antibiotico-resistenza, che è ancora agli inizi. 

Il Ministero della salute ha recentemente presentato il Piano nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza 2017-2020, in cui sono state individuate strategie ed azioni da mettere in campo a diversi livelli: nazionale, regionale e locale. La Regione Toscana attua un monitoraggio costante delle resistenze batteriche, sia a livello di azienda sanitaria che di zona socio-sanitaria. Per consentire queste azioni mirate, l'ARS Toscana ha istituito la Rete di sorveglianza microbiologica e dell’antibiotico-resistenza (Rete SMART), che comprende tutti i laboratori di microbiologia presenti negli ospedali della Regione: questa nuova modalità di ricerca si affianca alle classiche rilevazioni di prevalenza delle infezioni correlate all’assistenza. Il “cuore” strategico del cambiamento è l’assegnazione di un ruolo primario ad una corretta gestione della diagnosi (Diagnostic Stewardship) rispetto alle sole misure indirizzate all’uso degli antibiotici (Antibiotic Stewardship): ciò sarà solo possibile ponendo la Microbiologia clinica come vero e proprio “cardine” della lotta alle resistenze agli antibiotici. 

Se la Microbiologia clinica dovrà essere il vero “perno” su cui ruoterà il nuovo indirizzo strategico di politica sanitaria, occorreranno maggiori risorse sia umane che strumentali, quali laboratori automatizzati e tecnologie sempre più efficienti ed innovative. Parallelamente si dovrà intervenire anche sugli aspetti organizzativi, e ci sarà anche la necessità di disegnare un sistema di gestione del flusso dei pazienti grazie a nuovi percorsi di diagnosi e cura.

Il convegno dell'8 giugno fornisce dunque l'occasione per un serio ed approfondito dibattito istituzionale sul ruolo della microbiologia clinica e si rivolge a tutti gli stakeholders coinvolti: le istituzioni di politica sanitaria, le direzioni strategiche, gli operatori sanitari e più in generale l’intera comunità scientifica.



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